(9Colonne) – Roma, 6 set – Il Ministero della Giustizia smentisce che il provvedimento dell’indulto, votato dai due terzi del Parlamento, abbia a che vedere con la morte dei due coniugi di Gorgo al Monticano, barbaramente assassinati lo scorso 21 agosto, da due albanesi. “Come risulta dalle verifiche effettuate dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – si legge in una nota -, uno dei due immigrati, Naim Stafa, non ha in alcun modo beneficiato del provvedimento di clemenza. L’altro, accusato di violenza sessuale, ha ottenuto l’indulto dopo aver già espiato tutta la pena cui era stato condannato per questo reato e, in carcere per altri delitti contemplati dalla legge sull’indulto approvata dalle Camere, è stato consegnato, all’uscita dalla prigione, direttamente all’ufficio immigrazione di Palermo per l’espulsione verso l’Albania. Gorgo come Erba, dunque: la caccia alle streghe degli indultati sembra ripetersi ogni qualvolta un grave ed efferato fatto di cronaca accade. Le strumentalizzazioni mediatiche di una legge voluta dalla maggioranza qualificata del Parlamento – conclude la nota – non servono né alla sicurezza dei cittadini né al buon funzionamento della giustizia in un Paese basato su un sistema democratico”.