(Teleborsa) – Confindustria Finco esprime compiacimento per la modifica approvata dalla Camera (emendamento Lega-Nord) che, nell’ambito della conversione in legge del cosiddetto decreto incentivi, allarga il campo di applicazione dell’eco-bonus di 5-7 mila euro per l’acquisto di case energeticamente efficienti anche al patrimonio esistente. “Si tratta di una misura logica che va a colmare un vuoto applicativo che non era spiegabile” – ha dichiarato il Presidente di Confindustria FINCO Rossella Rodelli Giavarini – “Lo abbiamo chiesto più volte, non ultimo nel nostro Convegno del 14 aprile scorso. Adesso si tratta di aumentare i 60 milioni di euro di dotazione del Fondo dedicato, ammontare realmente basso. Positivo, seppure ancora insufficiente, l’ampliamento delle tipologie di intervento nell’edilizia privata che non implicano la Dia (Dichiarazione inizio attività)”. Per FINCO quanto sopra non deve essere in nessun modo visto in alternativa o, peggio, in contrapposizione alla riconferma di misure essenziali, in primis il 55% di detrazione fiscale per la riqualificazione energetica degli edifici, in scadenza a fine anno. I dati anticipati nel recente Convegno Enea dimostrano che tale misura è già nel breve positiva anche per l’erario. “L’ipotesi di concedere un eco-prestito fino a 30 mila euro per una durata decennale a tasso zero per interventi di miglioramento del patrimonio esistente continua ad essere – afferma la Presidente Giavarini – un’altra via primaria da perseguire. A questo fine, onde finanziare il tasso zero da concedere al prestito decennale massimo di 30 mila euro, occorrerebbe creare un’apposita sezione della cassa Depositi e Prestiti, con almeno 400 milioni di dotazione”.