Economia

Confindustria, al via la Prima Giornata Nazionale delle PMI

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(Teleborsa) – Sono 51 le associazioni industriali aderenti su tutto il territorio nazionale, oltre 300 le imprese coinvolte, rappresentative di diversi settori produttivi e dei servizi, più di 250 le scuole medie inferiori e superiori e oltre 15.000 i partecipanti. Questi i numeri di “Industriamoci”, la Prima Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese organizzata dalla Piccola Industria con le Associazioni territoriali di Confindustria. Il 18, 19 e 20 novembre le PMI apriranno le porte delle loro aziende ai giovani per mostrare i luoghi della produzione e del lavoro e per far conoscere la passione e il patrimonio di competenze e valori che sono alla base del loro agire quotidiano. Primi destinatari della manifestazione sono i giovani, le loro famiglie e i loro insegnanti. Il raggio di azione si allarga poi agli organi di informazione, ai rappresentanti degli enti locali e a quanti interagiscono con le aziende. La manifestazione è inserita nell’ambito della Settimana della Cultura d’Impresa, giunta quest’anno alla IX edizione. “Con questa iniziativa vogliamo far conoscere la forza e il ruolo della piccola e media impresa, la sua capacità di creare ricchezza e occupazione, e il suo essere parte integrante della comunità in cui opera – spiega Vincenzo Boccia, vicepresidente Confindustria e Presidente Piccola Industria – “Ogni piccola impresa, infatti, è allo stesso tempo progetto di vita e comunità di persone, realtà di riferimento dei valori della cultura imprenditoriale che vogliamo riaffermare nell’anno in cui Confindustria celebra il suo centenario. Le visite aziendali – continua Boccia – rappresentano un momento di conoscenza diretta dell’impresa, delle fasi operative della produzione di beni e servizi, ma anche della sua storia e dei progetti futuri. Sarà un’occasione di approfondimento per spiegare ai giovani, al di là dei loro percorsi formativi, il valore delle imprese, la loro capacità di costruire benessere collettivo e di difendere con il lavoro la dignità delle persone e la libertà del Paese”.