(Teleborsa) – “La crescita delle vendite al dettaglio di luglio rispetto allo stesso mese del 2009 non deve illudere più di tanto: nei primi sette mesi dell’anno la variazione resta nulla ed i consumi non decollano. Solo spiragli, dunque, ma la strada è lunga e conferma le previsioni Confesercenti-Ref secondo le quali i consumi delle famiglie si attesteranno nel 2010 ad un +0,3%. Ma soprattutto, precisa Confesercenti nel suo commento ai dati ISTAT di oggi, non bisogna sottovalutare le grandi difficoltà delle Pmi. Va infatti anche considerato che nei primi sei mesi di quest’anno si è registrato un saldo negativo pari a 7.600 imprese in meno nel commercio al dettaglio. L’aumento delle vendite dello 0,6% di luglio per i piccoli negozi vuol dire che questi imprenditori non hanno recuperato neppure l’inflazione. E’ senza dubbio una dimostrazione di responsabilità, ma le Istituzioni centrali e locali non debbono restare a guardare. Occorrono interventi rapidi e decisi non solo per dare sostegno alle Pmi che garantiscono la vivibilità nei centri urbani, ma anche per ridare ossigeno ai consumi e occupazione. Secondo Confesercenti bisogna ripartire dal fisco: in attesa della grande riforma si faccia un primo passo alleggerendo il più possibile la pressione fiscale.”
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