(Teleborsa) – “In un quadro economico in cui il ritorno alla crescita è ancora incerto, lento e fragile e permane la fase altalenante del clima di fiducia, della produzione industriale e della domanda interna, i consumi delle famiglie sono sostanzialmente stabili.. La recessione, dunque, può considerarsi tecnicamente finita ma la propensione al consumo e il patrimonio fiduciario delle famiglie potrebbero mostrare a breve segnali di cedimento. Per questo è necessario consolidare e rafforzare queste componenti proseguendo con le riforme utili al rafforzamento della competitività complessiva del sistema-Paese, a cominciare da quella che noi consideriamo la madre di tutte le riforme e cioè la riforma fiscale. E’ questa la via maestra per distribuire maggiori risorse per gli investimenti delle imprese e per rilanciare i consumi delle famiglie”. E’ il commento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sul documento presentato dall’Ufficio Studi confederale. Per quanto riguarda poi le previsioni per il Natale, Sangalli ha sottolineato che “non sarà “freddo” per i consumi, ma sarà sostanzialmente in linea con lo scorso anno e con una propensione al consumo moderatamente cresciuta. Nessun crollo, quindi, e gli italiani per i loro acquisti punteranno soprattutto sull’alimentare e su larga parte dei prodotti tecnologici”. Sull’aumento della disoccupazione, infine, il presidente di Confcommercio ha detto che “certamente la crisi morde ancora il tessuto dell’economia reale e lo fa anzitutto in termini di aumento del numero dei senza lavoro, seppure in misura più contenuta rispetto a quanto si registri altrove. Il rischio da scongiurare, dunque, è quello di una pericolosa spirale della stagnazione dei consumi e dell’aumento della disoccupazione”.
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