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COMMODITIES: UNA BOLLA PEGGIO DELLE DOT.COM

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Tobias Levkovich, strategist di Citi Investment Research, ha detto che la bolla dei prezzi delle commodities inizia a essere pericolosa e a destare profonde preoccupazioni. Cio’ che fa suonare un campanello d’allarme e’ l’eccessivo entusiasmo per gli investimenti in commodities, ha affermato Levkovich in un’intervista al washingtonpost.com. Il paragone dell’attuale situazione e’ – dice – con la bolla dot.com dei tardi anni ’90. “E’ uno scenario molto preoccupante: la redditivita’ di questo mercato potrebbe svanire all’improvviso” afferma l’analista.

Levkovich riconosce che il suo primo monito in marzo fu prematuro, ma allo stato attuale delle cose trova invece ulteriore ragion d’essere. L’indice delle commodities CRB e’ salito del 30% nell’ultimo anno, anche se si puo’ notare che importanti suoi componenti come latte, oro, argento e cotone stanno iniziando a rallentare parecchio. E’ fondamentale capire, secondo Levkovich, che a spingere in su l’indice sono state principalmente materie prime come pancetta e petrolio; e dunque bisogna stare attenti a considerare le commodities un gruppo unico.

Lo stratega pone inoltre un’altra questione, la crescita delle infrastrutture mondiali che pesano notevolmente sul rialzo delle materie prime. “Gli energetici salirono del 30% negli anni ‘70, i tecnologici del 36% nei ‘90. Tutti sanno cosa e’ accaduto dopo”.