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Commodities agricole: rialzi mettono a rischio interventi banche centrali

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Siena – Tassi di interesse: inizio di settimana in positivo per i listini dell’area Euro in attesa di nuove manovre da parte della BCE e della Fed. A partire da ieri e fino alla riunione della Bce di giovedì sono attesi intensi contatti tra i leader europei e la Bce in vista di un piano che riesca a ridurre il costo del finanziamento di alcuni paesi e convincere i mercati della volontà dell’area Euro a salvaguardare la moneta unica.

Ieri si è tenuto un incontro tra il segretario al Tesoro Usa Geithner ed il ministro delle finanze tedesco, al termine del quale i due leader hanno mostrato fiducia nella volontà dei paesi membri di compiere tutti gli sforzi necessari per le riforme e per una maggiore integrazione. Allo stesso tempo hanno elogiato i progressi di Irlanda, Portogallo e gli sforzi di Italia e Spagna nell’attuare le riforme di bilancio e strutturali.

Geithner ha anche incontrato Draghi, ma non ci sono stati commenti al termine della loro riunione.

Il presidente della Bce continuerà i suoi colloqui anche con i vertici della Bundesbank, mentre oggi è previsto l’incontro tra Monti e Hollande.

Intanto ieri il portavoce della Merkel ha evidenziato l’appoggio del governo alla linea della Bce, mostrando piena fiducia nella sua indipendenza.

La Bce ha comunicato che per la venetesima settimana consecutiva non ha acquistato bond sul secondario. Il programma di acquisti rimane pertanto fermo a 211,5Mld€.

Secondo quanto riportato da Reuters, il capo analista per gli stati sovrani europei dell’agenzia di rating Dbrs, una delle quattro seguite dalla Bce, ha dichiarato che entro agosto l’agenzia potrebbe ridurre il rating dell’Italia di uno o più livelli a secondo degli avvenimenti delle prossime settimane sia a livello interno sia europeo.

Positivo l’esito delle aste italiane con collocamento dell’intero ammontare offerto con una buona domanda e con tassi inferiori alle aste precedenti.

Giovedì sono invece attese le aste spagnole fino a 3 Mld€.

Sul fronte macro segnaliamo il calo del Pil spagnolo sceso dell’1% a/a nel secondo trimestre in linea con il consensus di Bloomberg.

Oggi è attesa l’emissione di un bond Efsf 2015 per 1,5 Mld€ e titoli a breve termine del Belgio.

Sul fronte asiatico continuano ad arrivare dati deludenti. Il Pil di Taiwan è calato in modo inatteso nel secondo trimestre (-0,16% a/a), primo calo dal settembre 2009.

Negli Usa inizio di settimana interlocutorio per i listini azionari che hanno chiuso la seduta in lieve calo mentre hanno recuperato leggermente terreno i titoli di stato governativi con il tasso decennale che rimane in prossimità dell’1,50%.

Gli operatori hanno preferito mantenere un atteggiamento cauto in attesa dei prossimi tre giorni che vedranno un calendario ricco di eventi. Inizia infatti oggi la riunione della Fed che si concluderà nel pomeriggio di domani con la pubblicazione del solo comunicato ufficiale, non essendo prevista alcuna conferenza stampa di Bernanke. Il board potrebbe segnalare l’intenzione di implementare un nuovo piano di QE, anche se, stando ad un sondaggio effettuato da Bloomberg tra 58 economisti, circa il 90% si attende un rinvio alla riunione del prossimo 12-13 settembre per complessivi 600Mld$.

Sul fronte emergenti, la Banca Centrale Indiana ha lasciato invariato il tasso di riferimento all’ 8%, nonostante una revisione al ribasso delle stime di crescita per l’anno (6,5% dal 7,3%). I timori dell’impatto del recente rialzo dei prezzi della materie prime agricole sull’inflazione ha spinto l’Istituto a non allinearsi con altri paesi emergenti come il Brasile in una fase di politica monetaria espansiva.

Valute: lievi prese di profitto su eurusd dopo i forti rialzi nelle tre giornate precedenti. Per questa settimana il supporto si colloca presso 1,2160 mentre la resistenza a 1,2380. Andamento analogo per l’euro/yen con il supporto più importante che questa settimana continua a posizionarsi a 94 e la resistenza a 97,30. Segnaliamo l’apprezzamento del dollaro australiano, ai massimi storici vs euro, potenziale segnale di ripresa dei carry trade da un lato e dall’altro minore po0robabilità attribuita all’ipotesi di un taglio del tasso di riferimento della banca centrale australiana nella riunione del prossimo 7 agosto alla luce dei recenti dati macro migliori delle attese.

Materie Prime: tra gli energetici lieve calo per il Brent (-0,3%), mentre si è messo in evidenza il gas naturale Usa (6,8%), sui massimi dallo scorso dicembre, su attese di aumento della domanda a causa delle elevate temperature nel paese. Positivi i metalli industriali ad eccezione del rame (-0,3%). Tra i preziosi stabile l’oro, mentre si è messo in evidenza l’argento (2%). Tra gli agricoli continua la corsa del mais Usa (2,7%), con il future con scadenza dicembre salito a nuovi livelli record oltre gli 8,17$/bushel a causa delle peggiori condizioni climatiche dal 1988. In rialzo anche le altre commodity agricole.

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