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COMMISSIONE UE: DEFICIT/PIL ITALIANO A 1,3%

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L’Unione Europea lancia l’allarme sulle previsioni del rapporto tra il deficit e il prodotto interno lordo italiano quest’anno.

Nell’annuale rapporto sulle “Finanze pubbliche nell’Unione monetaria europea” relativa all’anno in corso, la Commissione si è basata sul dato relativo al primo trimestre: secondo il rapporto ci sarebbe una “concreta possibilita di uno slittamento molto significativo del deficit dell’Italia al di sopra dell’obiettivo rivisto dell’1% del Pil”.

Antonio Fazio, il governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, nel discorso pronunciato lunedì, ha preannunciato un rapporto deficit/pil non lontano dall’1,5% ottenuto nel 2000.

Secondo le previsioni, il rapporto deficit/pil nel 2001 dovrebbe attestarsi a quota 1,3%, per scendere a quota 1%, l’obbiettivo di quest’anno, solo nel 2002.

Anche se i risultati ottenuti nel 2000 – secondo la Commissione – sono visti come risultato di un ciclo economico favorevole, i parametri macroeconomici del nostro Paese fanno comunque ben sperare.

Sempre secondo la Commissione, le riforme pensionistiche varate in Italia dal 1995 (la cosiddetta riforma Dini) hanno condotto ad una “stabilizzazione dell’elevata quota di spesa previdenziale rispetto al Pil”, ma – sempre secondo la Commissione – manca un approccio globale per fronteggiare le sfide legate all’invecchiamento della popolazione.

La Commissione nel medio termine rimane relativamente ottimista e nota che grazie al programma di stabilità che l’Italia si è data, nel 2003 si dovrebbe comunque raggiungere l’obiettivo del pareggio, per poi andare in attivo.