
Dopo Bpm, anche Commerzbank prova ad alzare le barricate per difendersi dalla scalata Unicredit. Il gruppo bancario tedesco, come anticipato da rumors stampa, ha in mente un piano di ristrutturazione che prevede il taglio di 3.900 posti di lavoro su un totale di di 42 mila impiegati entro il 2028. Questa decisione è parte di una strategia più ampia per aumentare l’efficienza, raggiungere obiettivi finanziari più ambiziosi e mantenere la propria indipendenza, soprattutto in un contesto in cui il gruppo bancario italiano UniCredit ha incrementato la propria partecipazione nel capitale di Commerzbank.
Contesto
Commerzbank, guidata dall’amministratore delegato Bettina Orlopp, sta sviluppando questa strategia per sbloccare il “significativo potenziale di valore” della banca. Il piano arriva in un momento critico, poiché UniCredit possiede attualmente una partecipazione di circa 28% in Commerzbank.
Questa quota è composta da un 9,5% di partecipazione diretta e circa 18,5% attraverso strumenti derivati, che consentono a UniCredit di esercitare diritti di voto senza superare la soglia del 10% ufficialmente autorizzata dalla Banca Centrale Europea (BCE).L’operazione è parte di una strategia più ampia di UniCredit, che mira a raggiungere una quota fino al 29,9% in Commerzbank.
La banca ha già presentato la documentazione necessaria per ottenere l’approvazione per questa acquisizione e il processo di autorizzazione è attualmente in corso. Il governo tedesco, che possiede il 12% di Commerzbank, ha espresso opposizione a qualsiasi tentativo di acquisizione da parte di UniCredit, definendo tali mosse “irrispettose”.
Tagli occupazionali e ristrutturazione
I tagli annunciati rappresentano un elemento centrale della strategia di Commerzbank per snellire le operazioni e ridurre i costi. Sebbene la maggior parte dei tagli avverrà in Germania, la banca prevede di assumere personale al di fuori del paese, mantenendo i posti a tempo pieno a un livello costante di 36.700.
Le riduzioni riguarderanno principalmente le funzioni centrali e le operazioni all’interno della Germania. La banca stima oneri di ristrutturazione di circa 700 milioni di euro prima degli effetti fiscali nel 2025. Per compensare i tagli occupazionali, Commerzbank punta a integrare tecnologie digitali e intelligenza artificiale per migliorare l’efficienza. Questo approccio consente alla banca di risparmiare sui costi legati agli stipendi e migliorare l’agilità operativa nel competitivo mercato bancario europeo.
Obiettivi finanziari
La strategia di Commerzbank è progettata per rassicurare gli investitori e consolidare la sua posizione nel settore bancario europeo. La banca cerca, in altre parole, di dimostrare la propria capacità di generare profitti in modo indipendente, controbilanciando la necessità di fusioni o acquisizioni.
Ma l’annuncio dei tagli non è andato giù ai sindacati dei lavoratori, che hanno criticato i potenziali tagli occupazionali, riflettendo preoccupazioni sulla sicurezza del lavoro.
Bilancio e previsioni
Ne frattempo, Commerzbank ha fissato obiettivi finanziari più ambiziosi per il 2027, puntando ora a un utile netto di 3,8 miliardi di euro, rispetto al precedente obiettivo di 3,6 miliardi. La banca mira anche a un rapporto costi-entrate del 53% entro il 2027, un miglioramento rispetto al precedente obiettivo del 54%.
Guardando al 2024, l’istituto bancario tedesco si è lasciato alle spalle utili netti in crescita del 20% a 2,7 miliardi di euro e un utile operativo aumentato del 12% a 3,8 miliardi. Nel frattempo, ricavi totali hanno segnato un aumento del 6% a 11,1 miliardi mentre il ritorno sul capitale è salito a circa 1,73 miliardi, con un dividendo previsto a 0,65 euro per azione.
Dal canto suo, Unicredit ha recentemente spiegato, in una call con gli analisti, che le potenziali fusioni e acquisizioni con Banco BPM e Commerzbank verrebbero effettuate da team locali, con entità legali distinte e senza sovrapposizioni temporali tra le due transazioni. In particolare l’operazione con Banco BPM “accelererebbe ulteriormente la crescita della qualità in un’area geografica centrale, in segmenti e prodotti mirati”, mentre l’investimento in Commerzbank “consentirebbe di creare valore in Germania e di rientrare in Polonia”.