(Teleborsa) – I dati ISTAT sul calo dei consumi, ancorché sottostimato, rivelano se ce ne fosse bisogno, che la crisi del nostro Paese è soprattutto una crisi da domanda. Chi soffre soprattutto sono le famiglie a reddito fisso, la cui capacità di acquisto è nettamente diminuita nell’arco degli ultimi due anni, così come certificato anche da Banca Italia ed ISTAT. Nella nota di Federconsumatori si legge “Noi riteniamo che il potere d’acquisto dell’ultimo anno si sia ridotto dell’1,9% in termini generali, dopo le riduzioni di circa il 4% nel biennio 2007/2008. Per rilanciare la domanda di mercato non è sufficiente, anche se necessaria, una diminuzione dei prezzi del 20% nè il promesso blocco delle tariffe, promessa mai mantenuta. Oltre tutto siamo di fronte, cosa gravissima, ad un aumento dell’inflazione che si sta attestando a 1,3 in presenza di una forte contrazione dei consumi, e quindi certificando preoccupanti elementi di speculazione sui prezzi”. È invece, fondamentale – sostengono Elio Lannutti e Rosario Trefiletti – intervenire sul potere d’acquisto delle famiglie a reddito fisso attraverso una defiscalizzazione di almeno 1200 Euro all’anno.
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