New York – E’ sorprendente che in un mondo nel quale tutto dipende dai soldi, e’ impossibile trovare un bilancio consolidato tra le economie insolventi.
Le economie di Giappone, Usa e Eurozona sono state gonfiate dalle iniezioni di liquidita’ delle banche centrali e hanno visto salire i livelli del debito sovrano in maniera sproporzionata.
Il mondo e’ al verde. Ed e’ assai peculiare che il problema sarebbe anche sormontabile se non fosse per un unico dettaglio: gran parte degli asset delle economie mondiali coincide con le loro singole passivita’.
Potrebbe essere veramente il colpo fatale inflitto al tentativo dei governi di diluire le passivita’ mondiali: finirebbe infatti per avere lo stesso effetto anche sugli asset economici. E sulle famiglie, che tanto investono in quei beni e risorse.
Ecco perche’ uno dei rischi maggori si cela nel debito della Bce. Ammonterebbe a circa 500 miliardi la passivita’ complessiva che la Banca centrale tedesca avrebbe accumulato per i prestiti concessi alle economie periferiche nell’ambito del sistema di pagamenti intra-europei denominato “Target 2”. A cui la Bundesbank rischia di dover dire addio nel caso di una rottura della zona euro.