*Financial Trend Analysis e’ una societa’ che opera nel settore dell’Analisi Tecnica. Le analisi di borsa qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
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(WSI) – Anche se le borse Europee sembrano aver risentito in modo marginale degli effetti derivanti dai referendum francese ed olandese relativi al Trattato costituzionale europeo (per il momento a sopportarne tutto il peso è stata la moneta unica europea, ed in parte i rendimenti dei titoli di stato di quei paesi con i conti più in disordine all’interno dell’Unione), le novità che questi risultati potrebbero introdurre suggeriscono di valutare quale possa essere il giusto posizionamento in borsa nel corso dei prossimi mesi.
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Considerazioni di questo genere sono utili anche in virtù del fatto che l’estate si avvicina velocemente e con lei il rischio di vedere aumentare la volatilità sui mercati a seguito di un fisiologico calo dei volumi scambiati. Il metodo adottato per tentare una “mappatura” del mercato è quello dell’analisi di media/varianza (o rendimento/rischio) applicata ai settori dell’Eurostoxx (18 in tutto). In particolare è stata effettuata una esplorazione dei settori che in termini di rendimento pesato per il rischio risultano più appetibili in questo momento, tenendo conto anche dell’evoluzione dei risultati nel corso del mese di maggio, in modo da evidenziare eventuali dinamiche all’interno della classifica di gradimento (una volta calcolati i rendimenti medi e volatilità degli stessi per i comparti dell’Eurostoxx a inizio e fine maggio sono state organizzate due classifiche, dal migliore al peggiore, ottenendo quindi una mappatura dinamica del mercato).
La composizione delle liste organizzate in modo decrescente dal migliore al peggiore mostra una significativa stabilità dei risultati delle due rilevazioni, che premiano i comparti difensivi a scapito di quelli considerati aggressivi. Ecco quindi che le prime 5 posizioni sono occupate, con ridotte variazioni di classifica nel corso del mese di maggio, dai farmaceutici, dagli alimentari, dai servizi finanziari, dalla pubblica utilità e dagli energetici. In termini dinamici invece l’unica variazione degna di nota è la scalata del comparto tecnologico, nelle ultime posizioni ad inizio maggio ed invece in sesta piazza a fine mese (un risultato che non sorprende chi ha seguito la cavalcata rialzista del Nasdaq nelle ultime settimane).
Assicurazioni, telecomunicazioni, auto ed industriali sono invece relegati costantemente nelle ultime posizioni di classifica. E’ stabile invece, ma al centro della lista, il comparto bancario, a testimonianza del fatto che alle grandi manovre che interessano il panorama domestico non corrispondono cambiamenti di assetto significativi al di fuori dai nostri confini. Anzi, se si verificherà quello che molti osservatori hanno ipotizzato dopo il voto francese, cioè che i tempi per una ripresa in Europa si dilateranno, il settore delle banche (ma anche quello delle assicurazioni) potrebbe essere uno di quelli più colpiti, sia per il maggiore rischio sul fronte degli impieghi, sia per la dinamica dei tassi di interesse, che potrebbe rivelarsi ancora al ribasso.
Tra i primi sei comparti della classifica ve ne sono tre che hanno saputo superare brillantemente l’empasse subito in modo generalizzato dalle borse tra aprile e maggio, andando nel corso delle ultime sedute a fare registrare nuovi massimi annuali, ed in particolare si tratta del comparto servizi finanziari, dell’alimentare e del farmaceutico.
Un marginale superamento dei massimi dell’anno (in questo caso fatti registrare a febbraio) lo può vantare anche il comparto delle utilities, mentre tecnologia ed energetici sono molto vicini alla resistenza rappresentata dai massimi rispettivamente di novembre 2004 e marzo 2005, senza averla, per il momento, superata. Ed è proprio su questi ultimi tre settori che l’investitore potrebbe concentrare la propria attenzione, intervenendo al momento della conferma della ripresa del trend rialzista, con ancora un buon margine da sfruttare (con un acquisto sulla forza quindi). Le prospettive per entrambi i comparti che ancora stazionano al di sotto della resistenza sembrano indicare che il superamento dei precedenti massimi è possibile. Gli energetici possono contare sul supporto offerto dal triplo minimo disegnato tra aprile e maggio in area 335, ed in caso di superamento di 360 potrebbero puntare facilmente al test del limite superiore del bel canale rialzista tracciato dai minimi di marzo 2003, che si offre come obiettivo a 370 punti circa.
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