(Teleborsa) – Cogeme Set comunica che la Investment company Brainspark, società quotata all’AIM di Londra, incrementando la propria partecipazione in Cogeme Set S.p.A., ha sottoscritto integralmente l’aumento di capitale sociale a pagamento deliberato dal Cda in data 14 maggio 2010, per un controvalore pari a euro 3.287.605, comprensivo di sovrapprezzo, corrispondente a numero 4.612.240 azioni ordinarie (valore nominale euro 0,50) ad un prezzo unitario di euro 0,7128. Pertanto con la sottoscrizione odierna si è esaurita la delega di aumento di capitale che l’assemblea aveva attribuito al Consiglio di Amministrazione, relativa ad un aumento massimo del 10% del capitale sociale preesistente, corrispondente a massime numero 5.612.240 azioni, che ha portato alla Società nuove risorse finanziare per complessivi euro 4.262.412.
Se vuoi aggiornamenti su Cogeme Set, Investment company Brainspark sottoscrive residua parte aumento inserisci la tua email nel box qui sotto:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Dopo l’open banking, l’industria finanziaria si apre all’open finance, creando nuove opportunità per i consulenti finanziari. Tra le sfide chiave identificate per una crescita sostenibile, l’open finance rappresenta un’opportunità per migliorare la consulenza finanziaria.
Da tempo il governatore della FED, Jerome Powell, segnala che la Fed sarà pronta a tagliare i tassi solo quando avrà maggiore fiducia su un calo dell’inflazione. E questo momento, a quanto pare, non sembra ancora arrivato. Al contrario Lagarde (BCE) va avanti sulla strada indicata, ovvero quella di un primo taglio a giugno
Mentre il debito tocca nuovi record negativi, la crescita dell’economia italiana segna il passo: nel 2025, secondo l’istituto di Washington, la crescita del Pil non andrà oltre lo 0,7% (in linea con il 2024), la metà di quella francese.