Società

Clinton in aiuto di Obama

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Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha portato ieri sera a sorpresa l’ex presidente, e peso massimo dei democratici, Bill Clinton ad una conferenza stampa improvvisata alla Casa Bianca. Obiettivo: spiegare e appoggiare l’accordo con i repubblicani per il mantenimento delle riduzioni alle tasse, sia ai ricchi che alla classe media, che sta creando grandi malumori tra le file dei democratici, a partire dall’attuale speaker della Camera Nancy Pelosi.

Obama ha fatto da gran gran regista, lasciando abilmente che Bill Clinton gli rubasse la scena. Il motivo e’ chiaro: il presidente degli Stati Uniti sa che Wall Street amera’ lo spostamento al centro della Casa Bianca sulla questione tasse. Obama sa che i democratici di sinistra dovranno per forza mollare la presa e dire “si” al compromesso coi repubblicani. Sa infine che quando lo stesso Bill Clinton si sposto’ al centro, abbandonando le posizione “estreme”, gli elettori americani seguirono, l’America realizzo’ il piu’ forte boom economico del dopoguerra (crescita pil +5% e surplus di bilancio) e lo stesso Clinton fu eletto per il secondo mandato.

Si e’ trattato comunque di un briefing senza precedenti: Obama ha introdotto Clinton parlando per un minuto scarso e poi ha detto ai giornalisti riuniti nella sala stampa: “Mi scuserete, ma mia moglie Michelle mi sta aspettando da mezz’ora per andare ad un party. Vi lascio comunque in buone mani”. E se n’e’ andato. Bill Clinton allora e’ salito sul podio col sigillo presidenziale, che come presidente utilizzo’ per 8 anni, e da quel momento ha tenuto banco rispondendo alle domande dei giornalisti per oltre un’ora, come ai vecchi tempi. Il povero capo ufficio stampa di Obama ha dovuto dire “ultima domanda” svariate volte: niente da fare, l’ex presidente continuava con la massima soddisfazione a rispondere ai giornalisti.

Bill Clinton ha appoggiato in pieno la tesi che il mantenimento obamiano dei tagli alle tasse e il relativo accordo con i repubblicani e’ una strada obbligata, in questo momento, “per far uscire l’economia americana da questo caos”. “Dobbiamo evitare che l’America risprofondi in recessione”, ha detto l’ex presidente. “Non abbiamo alternative”.