(9Colonne) – Roma, 13 set – “Io sono catastrofista, il clima sta cambiando e la situazione non è grave, ma di più. È tragica. Non c’è più spazio per un dibattito. Ci sono dati scientifici chiari, inequivocabili”. Lo afferma Massimo Cacciari commentando gli allarmi sollevati dalla Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici e le parole del ministro dell’Ambiente (“Pecoraro dice cose vecchie, annuncia dati preoccupanti non noti, ma stranoti”). Il sindaco di Venezia si dice quindi d’accordo con il direttore del Foglio, Giuliano Ferrara, convinto che una stampa allarmista dia spazio ai teoremi apocalittici degli ambientalisti: “Fa bene a polemizzare… Perché io me li ricordo gli ambientalisti che, trent’anni fa, alzavano le barricate contro il nucleare”. Ricorda quindi che nel 1978, deputato del Pci e membro della Commissione Industria della Camera, redasse un piano energetico nazionale che ipotizzò una “copertura nucleare del 12%” ma che però finì in “carta straccia, ovviamente”. Secondo Cacciari oggi un ritorno al nucleare sarebbe tuttavia “follia pura” per i “costi pazzeschi” della quale avrebbe bisogno. Indica quindi la strada dello sfruttamento dell’energia solare ed eolica, oltre che dell’idrogeno: “Provo a immaginare come potrebbe diventare l’aria del pianeta se milioni di tubi di scappamento smettessero di sparare gas inquinanti”. Ma una soluzione di questo genere, ammette, richiede investimenti “colossali e solo a parlarne si rischia di scivolare nell’utopia. Ma mi chiedo: abbiamo un’alternativa?”.