Luca Ciarrocca e’ il direttore di Wall Street Italia
NEW YORK (WSI) – Siamo in guerra. E Wall Street Italia chiede al presidente del Consiglio Mario Monti di presentare una proposta con i caratteri dell’immediatezza e dell’urgenza: chiudere a tempo indeterminato i mercati azionari e soprattutto obbligazionari, sia in Italia che in Europa. Obiettivo: fermare la speculazione e dare tempo e modo all’Unione Europea, in accordo con i singoli stati, di varare un piano credibile, dettagliato, raggiungibile che abbia due exit possibili e alternative: l’uscita dalla crisi oppure lo smantellamento dell’euro.
Con il tasso sui bond a 2 anni salito oggi all’8% l’Italia e’ gia’ in zona default tecnico. Gli interventi di salvataggio di Fmi, Bce e Ue per Grecia, Portogallo e Irlanda sono stati impostati a tassi piu’ bassi di quelli fatti segnare all’asta odierna dal titolo biennale italiano.
La domanda e’: chi vuole un esito catastrofico e apocalittico della crisi, con l’Italia come catalizzatore e l’eurozona devastata?
Prendiamo atto che i rendimenti sui bond di Roma sono in zona pericolo, ma restiamo alle dichiarazioni ufficiali. Una nota di Palazzo Chigi di qualche minuto fa dice: “Nell’incontro di ieri a Strasburgo Sarkozy e Merkel hanno espresso piena fiducia nel Presidente Monti e nel suo Governo e ribadito il sostegno all’Italia, dicendosi consapevoli che un crollo dell’Italia porterebbe inevitabilmente alla fine dell’euro, provocando uno stallo del processo di integrazione europea dalle conseguenze imprevedibili”. Ci rendiamo conto? Rileggiamo: “un crollo dell’Italia porterebbe inevitabilmente alla fine dell’euro”.
Puo’ sembrare incredibile che il sito n.2 in Italia di economia, finanza e politica (il confindustriale Sole24Ore mantiene ancora il primato) chieda un intervento sostanziale con ripercussioni internazionali per fermare la speculazione sui mercati azionari e soprattutto obbligazionari, divenuti illiquidi e manipolabili con pochi click. Ma e’ una guerra mondiale combattuta a colpi di “titoli tossici”, debiti e carta moneta e noi – tra i pochi che sanno – non abbiamo alcuna intenzione ne’ di morire ne’ di impoverire immolandoci per 1000 banchieri. Quindi combatteremo.
Queste amare verita’ non vi verranno MAI raccontate dai grandi giornali e siti online, impegnati nell’occultamento quotidiano del conflitto di interessi o nel varo di assai dubbie campagne sul “BTP Day” (il cui esito potrebbe far incorrere in enormi perdite gli ignari investitori sobillati da banche avide e dall’establishment dei “poteri forti”).
Tuttavia, lo scandaloso comportamento degli hedge funds globali – giustamente definiti “cavallette” (per noi di WSI e’ piu’ appropriato sanguisughe o vampiri) – il comportamento di banche, banchieri, burocrati non eletti, politici incompetenti e corrotti, sta destabilizzando il mondo occidentale in modo ineluttabile. Bisogna fermarli. Qui e ora. Subito.
La verita’ e’ che le scommesse ribassiste di poche decine di persone – il male assoluto di questo millennio – le trame distruttive degli hedge funds e delle banche globali fruttano miliardi di profitto a pochi delinquenti che dovrebbero marcire in galera, il tutto sulle spalle di decine di milioni di persone e cittadini normali, ormai impotenti, schiavizzati e tartassati, per i quali il 2012 potrebbe essere un anno 10 volte peggiore rispetto al 1929, se non cambia qualcosa. Per questo bisogna che gli speculatori paghino. Paghino caro. Paghino tutto.
Presidente Monti, abbiamo fiducia in lei. “Chiuda il mercato finanziario” e’ ovviamente una provocazione per far capire “al popolo” quanto grave e’ il problema. Pero’ cerchi di fermare la speculazione, si faccia promotore di un divieto europeo di fare trading sui futures, Cds e altri derivati puramenti speculativi; chieda una riforma radicale al G20, a Barack Obama e a Mario Draghi facendo imporre scambi senza leva, un semplice 1:1 in borsa e su tutti i mercati, e poi regolamentazioni e controlli severissimi e forti tasse sulle transazioni finanziarie (Tobin Tax).
L’Italia ha purtroppo alle spalle decenni di colpe e malagestione delle Caste politiche di governo (e di finta opposizione) ma e’ venuto il momento storico per dare una drammatica scossa al sistema. Per ripartire e rialzarci. Se non lo fa lei che e’ un tecnico, finiremo come l’Argentina: no gracias.
Nota: questo articolo e’ stato ripubblicato integralmente una seconda volta dopo la prima messa online originale.