Legnano – La giornata di ieri è stata caratterizzata da una fase di lateralità estesa per tutta la mattinata sulle principali coppie di divise. Nel primo pomeriggio l’accelerazione delle quotazioni ha portato candele di grande ampiezza per poi tornare verso una fase di congestione.
Per quanto riguarda gli indici finanziari europei abbiamo avuto chiusure negative per il FTSE MIB a -0,28% e per Madrid a -0,65%, mentre positive sono state Parigi +0,64%, Londra +0,87% e Francoforte +0,95%; l’euro sì è comportato di conseguenza.
Il risultato del G8 è per un’Europa che includa anche la Grecia, il coro di no all’uscita del paese ellenico dall’euro è dovuto principalemte alle stime dei costi che l’Europa dovrebbe accollarsi, si parla tra 225 e i 240 miliardi di euro.
Sebbene questo è quanto emerge a parole i fatti indicano invece che gli investitori agiscono e iniziano a spostare sempre maggiore liquidità nei bond tedeschi. Il risultato è che il rendimento del Bund è sceso fino al nuovo minimo storico di 1,38%.
Ora a livello europeo si inizia a presentare anche il timore per l’inizio del cosiddetto bank rush, ossia la corsa agli sportelli per il ritiro dei fondi; ovviamente le banche più colpite sarebbero quelle dei paesi periferici ora nel mirino delle agenzie di rating.
Gli analisti di Citigroup ritengono invece che il deflusso di capitali dalle banche sia rimediabile poiché probabilmente la Bce agirebbe velocemente con un nuovo round di prestiti a buon mercato, attraverso lo strumento del Long term refinancing operation (Ltro), più che compensando l’eccezionale drenaggio di liquidità.
EurUsd
I prezzi durante la notte si sono mantenuti sopra il valore dinamico a 21 periodi, e quando alle ore 6:00 i prezzi hanno toccato tale livello sono rimbalzati. Abbiamo una resistenza in area 1,2825 mentre come supporto rimane come appena detto il valore dinamico a 21 periodi. A livello quantitativo il MACD ha appena generato un segnale long rafforzato dallo stocastico in prolungata fase di ipercomprato, pertanto vedremo se i prezzi inizieranno il movimento, non appena l’ADX riprenderà vigore portandosi sopra 25 e avremo un aumento della volatilità.
UsdJpy
Il movimento notturno ha delineato bene l’area di congestione tra il valore dinamico a 21 periodi e quella a 100. Il valore dinamico a 21 periodi ha respinto costantemente i prezzi portandoli a rimbalzare a rialzo ogni volta che li incontrava, mentre la 100 ora posta a 79,55 svolge da resistenza. Le oscillazioni in giornata dovrebbero mantenersi in tale range anche perché la volatilità è ancora poca. Attenzione al movimento del Eur/Jpy che ora è a rialzo e anticipa il movimento del UsdJpy.
EurJpy
L’EurJpy abbiamo capito che nelle ultime sedute anticipa il movimento del UsdJpy, fattore da tenere in considerazione. In questo momento le quotazioni hanno rotto il livello dinamico di resistenza a 100 periodi a 101,60 con segnale long quantitativo confermato dal MACD e dal TSI. La resistenza successiva è a 102,80 dove troviamo un minimo relativo importante.
GbpUsd
Attualmente il cable ha mantenuto la congestione compresa tra il supporto a 1,5785 e la resistenza a 1,5841. L’ATR e l’ADX sono sui minimi, come gli altri indicatori quantitativi: il MACD, lo Stocastico ed il Tsi sono tutti neutri, pertanto la congestione dovrebbe protarsi fino alle ore 10.30 dove abbiamo la pubblicazione dell’ Indice Prezzi al Consumo (CPI) dell’Inghilterra.
AudUsd
I prezzi hanno iniziato a muoversi a rialzo, la prima resistenza è a 0,9950 e la seconda a 1,0000. La rottura di entrambe confermerebbe un cambio di trend. A livello quantitativo abbiamo indicazioni a rialzo restiamo in attesa della benzina-volatilità per vedere accendersi il movimento.
Copyright © FXCM per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved