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CISCO: MARTEDI’ BILANCIO E PREVISIONI 2002

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Per la prima volta Cisco Systems (CSCO – Nasdaq) dovrebbe annunciare un calo del fatturato e degli utili rispetto all’anno scorso.

Il numero uno delle infrastrutture per le tlc annuncera’ martedi’ i risultati del terzo trimestre, ma dopo aver previsto il mese scorso risultati inferiori alle aspettative il mercato e’ preparato a cattive notizie.

Sarebbe quindi la seconda volta che Cisco non raggiunge le aspettative degli analisti; in passato ha sempre registrato risultati di un centesimo superiori alle anticipazioni.

Dopo aver annunciato per il primo trimestre un aumento del 66% del fatturato, il mercato prevede ora che – escludendo acquisizioni e altri oneri – Cisco riporti utili di 2 centesimi per azione contro i 13 centesimi dell’anno scorso.

Il fatturato e’ stimato a $4,69 miliardi, in calo del 4,8% sui $4,93 miliardi dell’anno scorso.

Se si considerano pero’ anche le perdite di $2,5 miliardi per l’eccesso di scorte e quelle per la riduzione di personale – 8.500 dipendenti, pari al 18% della forza lavoro – Cisco dovrebbe aver chiuso il trimestre in passivo.

L’interesse ora e’ soprattutto rivolto alle previsioni sul futuro della societa’ e alle nuove mosse del programma di riorganizzazione – quali prodotti verranno tolti dalla produzione, il fatturato delle singole divisioni, la liquidita’ rimanente e il piano di riacquisto azionario. Finora, infatti, Cisco ha anticipato solo un fatturato piatto o in ribasso del 10% per il quarto trimestre.

Gli analisti prevedono comunque una ripresa nei trimestri a venire, anticipando utili di 2 centesimi ad azione per il prossimo periodo e successivamente 5-7-8 e 10 centesimi per i trimestri futuri.

Per l’intero anno fiscale 2001 gli operatori del mercato prevedono utili di 35-46 centesimi, ma per l’anno 2002 le aspettative sono discordi, variando da 16 a 56 centesimi ad azione.

Gli ottimisti sperano che la divisione di rete per le aziende – che ora conta per il 70-75% del fatturato – aiuti a far risalire le vendite quando le societa’ riprenderanno ad investire nei loro network.

“L’attivita’ di corporate network portera’ guadagni piu’ stabili”, ha commentato Greg Geiling di JP Morgan che attribuisce a Cisco il rating “Buy”.

Altri analisti, invece, temono che la spesa per la tecnologia rimarra’ ridotta fino alla fine dell’anno. “Visto l’incertezza nella spesa per la tecnologia dell’informazione e per i fornitori del servizio, Cisco dovrebbe rimanere cauto nelle previsioni a breve termine”, ha consigliato Michael Ching di Merrill Lynch.

Il titolo ha perso dai massimi di $80,06 di fine marzo ben il 75% del valore, annullando oltre $400 miliardi di capitalizzazione, ma ha guadagnato nell’ultimo mese il 43% su previsioni ottimistiche sull’economia americana.

Pochi mesi fa John Chambers, CEO di Cisco, prevedeva una ripresa veloce dell’economia, ma la scorsa settimana, a una conferenza sulla Nuova Economia, l’amministratore delegato ha rivisto le sue anticipazioni e ha dichiarato che l’andamento economico americano sara’ a “U”, con una ripresa cioe’ lenta e prolungata.