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Cina: Tassi più elevati per sgonfiare la Borsa

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La Cina potrebbe alzare i tassi su depositi e prestiti almeno un’altra volta quest’anno, per raffreddare gli investimenti e sgonfiare le bolle nei diversi mercati. Lo indica un sondaggio condotto da Bloomberg News. Il tasso di riferimento sui prestiti a un anno aumenterà rispetto al 6,57 per cento attuale e i tassi sui depositi saliranno dal 3,06 per cento corrente, secondo 21 dei 25 economisti interpellati. La Banca centrale cinese potrebbe inoltre alzare la riserva obbligatoria delle banche, attualmente pari all’11,5 percento, almeno altre due volte quest’anno, secondo sedici economisti del campione. La Banca centrale cinese ha già alzato il mese scorso di 27 punti base il tasso sui prestiti a un anno, portandolo appena sopra il tasso d’inflazione del 3,0 percento registrato ad aprile. “Alzare i tassi di 27 punti base per tamponare l’afflusso di liquidità in borsa è come tentare di arginare il fiume Yangtze con uno stecchino”, ha detto Glenn Maguire, capo-economista per l’Asia presso Societe Generale a Hong Kong. “E se le borse si raffreddano, si rischia un rimbalzo del settore immobiliare”. I tempi di un eventuale rialzo dei tassi dipendono dall’andamento della borsa cinese, ha affermato Wang Qing, economista di Morgan Stanley a Hong Kong, in una nota diramata ieri. L’indice Csi 300 ha perso il 7,7 per cento nei giorni scorsi, dopo che il Governo ha triplicato l’imposta da bollo sugli scambi azionari. “Se la borsa digerisce in fretta il rialzo del bollo, rimbalza e si dirige verso nuovi massimi, la probabilità di un aumento imminente dei tassi crescerà significativamente”, ha detto Wang. Intanto le imprese cinesi rastrelleranno somme senza precedenti quest’anno attraverso offerte pubbliche iniziali (collocamenti in Borsa), superando i cali registrati dai principali indici di borsa da febbraio. Lo indica Ernst & Young. Il listino delle azioni A, denominate in yuan, della borsa di Shanghai sarebbe destinato a raddoppiare in valore a 280 miliardi di yuan quest’anno.