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Cina, Sviluppo Italia alla fiera di Xiamen

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Nell’”anno dell’Italia in Cina” e alla vigilia della missione di Governo e Confindustria – con al seguito una delegazione di imprenditori italiani nella Repubblica Popolare Cinese — da oggi fino all’11 settembre, Sviluppo Italia sarà a Xiamen, per partecipare alla decima edizione del China International Fair for Investment and Trade (Cifit) – il principale evento internazionale per la promozione in Cina degli investimenti sia in entrata, provenienti da Paesi Esteri, che in uscita.
Per la prima volta sarà presente una rappresentanza delle Regioni e delle agenzie di sviluppo locale italiane che verranno accolte nel Padiglione Italia, anche quest’anno a marchio InvestInItaly — la joint-venture istituzionale tra Sviluppo Italia e l’Istituto per il Commercio Estero (Ice).
L’obiettivo è quello far conoscere al potenziale investitore estero e alle istituzioni cinesi locali presenti alla fiera (intermediari di business nell’economia cinese), le opportunità di investimento nelle diverse Regioni italiane e favorire incontri operativi con i loro rappresentanti presenti allo stand.
La Cina è uno dei più importanti partner commerciali per l’Italia. Rappresenta infatti un mercato molto interessante e di grande potenzialità per flussi di investimenti diretti in uscita.
L’Italia è al quarto posto nella classifica delle mete europee scelte dagli investitori cinesi dopo Regno Unito, Germania e Paesi Bassi.
Hanno già hanno scelto l’Italia per espandere il loro business e per sviluppare le loro nuove tecnologie importanti società come Hutchison Whampoa, Huawei Technologies, Johnson Electric, Coscos, Jac Anhui, Chang’An, Haier group, and BaoSteel. E si prevede che, grazie agli ottimi rapporti di collaborazione tra i governi dei due Paesi, il trend di crescita degli investimenti aumenterà considerevolmente nel 2007.
La presenza di Sviluppo Italia al Cifit di quest’anno fa seguito al memorandum d’intesa per la promozione degli investimenti bilaterali tra i due Paesi che Sviluppo Italia, Ice e l’Agenzia per la promozione degli investimenti del Ministero del Commercio cinese (Cipa) hanno firmato lo scorso anno a Xiamen.
L’intesa – siglata proprio nell’ambito del Cifit 2005 – ha visto le tre parti impegnarsi ad attuare una cooperazione reciproca, un costante scambio di informazioni ed eventuali segnalazioni di potenziali investitori interessati a localizzare attività imprenditoriali in Italia o in Cina.
L’Italia è considerata un Paese molto apprezzato dagli investitori cinesi per la sua posizione geografica strategica.
Rappresenta infatti una porta di accesso immediato ai paesi industrializzati dell’Europa e un ponte naturale verso i mercati emergenti del bacino del Mediterraneo (duecentoquaranta milioni di consumatori potenziali) e dei Balcani. L’investitore cinese può contare su una serie leggi trasparenti, su un pacchetto di incentivi finanziari interessanti, nonché su personale locale altamente qualificato. Il nostro Paese può garantirgli, inoltre, un’elevata qualità della ricerca e dello sviluppo e avanzate strutture nelle scienze e nella tecnologia che gli permettono di realizzare prodotti innovativi e competitivi a livello internazionale. I settori di maggior interesse per gli investitori cinesi sono quelli della Logistica, del Design Automotive, dell’Information & Communication Technology, della Meccanica e del Turismo.
“Grazie al lavoro di quest’anno con il Cipa – dichiara l’Amministratore Delegato di Sviluppo Italia, Ferruccio Ferranti – abbiamo meglio compreso che la Cina rappresenta una grande opportunità per l’attrazione degli investimenti esteri.
Un’opportunità e una potenzialità che gli altri Paesi europei nostri concorrenti hanno già intuito: per questo la competizione per conquistare gli investitori cinesi è già entrata nel vivo.
Siamo soddisfatti — ha continuato Ferranti – perché cominciamo a vedere i primi risultati positivi: solo nel primo trimestre del 2006, per esempio, gli investimenti diretti esteri sono cresciuti del 54,1 per cento e siamo convinti che il secondo trimestre segnerà un ulteriore incremento”.