Nei primi otto mesi del 2006, le importazioni di Hong Kong dall’Italia hanno registrato un +4,86 per cento rispetto allo stesso periodo del 2005, con 2.692 milioni di dollari Usa (Usd) e una quota dell’1,25 per cento, mentre le esportazioni hanno guadagnato un +15,34 per cento, per 2.570 milioni e una quota dell’1,25 per cento.
Le importazioni di Hong Kong dal Mondo sono cresciute ancora dell’11 per cento con 214.702 milioni di USD e le esportazioni sono aumentate anche dell’11 per cento con un valore di 206.501 milioni.
Nello stesso periodo, le importazioni da parte di primi cinque Paesi fornitori sono state, in ordine per valore (milioni di Usd), quota e variazione: Cina (95.559; 45 per cento; +13 per cento), Giappone (22.915; 11 per cento; +2 per cento), Taiwan (16.744; 7,8 per cento; +22 per cento), Corea del Sud (11.930; 5,6 per cento; +12 per cento), Stati Uniti (9.251; 4,3 per cento, +1,25 per cento). Le forniture dall’UE (25 Paesi), posizionate al quarto posto, hanno registrato un +7 per cento, 16.595 Usd e una quota del 7,7 per cento. Germania +10 per cento, Regno Unito +6 per cento.
L’Italia, terzo Paese europeo fonitore, +5 per cento. Nello stesso periodo le esportazioni di Hong Kong hanno registrato: Cina (+14 per cento), Stati Uniti (+2 per cento), Giappone (+4 per cento), Regno Unito (+34 per cento), Germania (+6 per cento) che sono, in ordine, i primi cinque Paesi destinatari.
L’Italia, al 13° posto, ha segnato un +15 per cento.
L’Unione Europea (25 Paesi) ha registrato un +12 per cento, mentre le esportazioni di Hong Kong sono state leggermente penalizzate dallo sbocco nelle Filippine (-1,7 per cento) e Paesi Bassi (-1,3 per cento). Tra i Paesi dell’Unione Europea, l’Italia è il quinto Paese destinatario dopo Regno Unito, Germania, Paesi Bassi e Francia, e seguita dalla Spagna, sempre al 20° posto.
Esaminando l’andamento delle principali categorie merceologiche importate dall’Italia, si osserva, nel periodo in esame, macchinari e macchinari elettrici +9 per cento, abbigliamento +8 per cento, abbigliamento in pelle +6 per cento, prodotti chimici e materie grezze +11 per cento.
Molto bene ancora la voce veicoli con +106 per cento. I prodotti enoagroalimentari hanno registrato un +7 per cento. Diminuzioni si sono avute ancora per gioielleria -4 per cento, calzature -13 per cento, prodotti ottici -5 per cento, arredamento/illuminazione -3 per cento, prodotti in ceramica -1 per cento. Nei primi otto mesi di quest’anno, Hong Kong ha ri-esportato verso il Mondo merci per un valore di 190 miliardi di dollari USA (+9 per cento).
I primi Paesi destinatari sono stati, in ordine: Cina, Stati Uniti, Eu25 e Giappone, che hanno assorbito più dell’80 per cento del valore complessivo. Il valore dei prodotti dell’Unione Europea (25 Paesi) ri-esportati ha superato i 25,6 miliardi Usd, con una quota del 13,5 per cento. Anche molti dei prodotti importati a Hong Kong dall’Italia sono stati ri-esportati, in larga parte, in Cina.
L’incidenza delle ri-esportazioni di prodotti italiani è stata, nel periodo di riferimento, pari a 2.410 milioni di dollari Usa, con un +11 per cento rispetto allo stesso periodo del 2005, con riferimento, in particolare, ad abbigliamento (+19 per cento), abbigliamento in pelle (33 per cento), orologi e parti (+13 per cento), gioielleria (+25 per cento), occhialeria (+49 per cento) e artigianato (+14 per cento).