La Cina e l’India si confermano le due economie a più alta crescita dell’area asiatica, nonostante la banca centrale di Pechino abbia più volte tentato di gettare acqua sul fuoco, attivando misure di politica monetaria restrittive. Solo un paio di settimane fa la Peoples Bank of China ha annunciato un rialzo dei tassi di interesse.
Eppure, gli ultimi dati sui PMI confermano il quadro di un’economia surriscaldata. L’indice PMI manifatturiero della Cina, pubblicato la scorsa notte, ha visto un balzo a 54,7 punti a ottobre dai 53,8 del mese precedente, stando al report pubblicato dalla China Federation of Logistics and Purchasing. Di fatto, L’attivita’ manifatturiera si e’ attestata ai massimi dai sei mesi. L’altro report della HSBC è volato a 54,8 punti dai 52,9 precedenti.
Anche l’India mostra un deciso recupero del settore manifatturiero, con un indice PMI salito a 57,2 punti dai 55,1 di settembre, confermandosi oltre la soglia dell’espansione (50 punti) per il diciannovesimo mese consecutivo.
Invece, l’Australia è stata colpita dalla forza del dollaro. Il settore manifatturiero si conferma in contrazione, nonostante l’indice PMI sia salito a con un indice PMI salito a 49,4 punti dai 47,3.