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Cina: dato Pil debole preludio a nuove manovre espansive

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro ieri si è registrato un recupero dei listini azionari ed un calo degli spread. I tassi governativi tedeschi sono rimasti poco variati. Il calo degli spread è stato favorito anche dal buon esito dell’asta italiana su titoli a medio e lungo termine che, sebbene con tassi al rialzo, ha visto collocare quasi tutto l’ammontare massimo offerto, con una domanda superiore all’offerta.

Restano sostenuti i depositi presso la Bce. Ieri sono cresciuti a 705,6 Mld€ da 652,9 del giorno prima, rimanendo comunque sotto gli 800 Mld€.

Il membro della Bce, Asmussen ha dichiarato che le banche irlandesi dovranno ridurre la loro dipendenza dalla Bce e ristabilire la fiducia sui mercati. Asmussen ha inoltre aggiunto che è “estremamente importante” l’adozione del fiscal compact da parte di tutti i paesi membri, riferendosi implicitamente al referendum irlandese su questo tema indetto per il 31 maggio.

Il direttore del Fmi Lagarde, in un ‘intervista al Wsj, ha dichiarato che l’ammontare della dotazione aggiuntiva che la prossima settimana sarà ufficialmente richiesta, potrebbe essere inferiore rispetto a quanto stimato (500Mld$) ad inizio anno. Lo stesso Wsj cita le dichiarazioni di alcuni esponenti ufficiali secondo cui l’originaria richiesta potrebbe essere decurtata di più di 100Mld$.

Negli Usa listini azionari in rialzo per il secondo giorno consecutivo, sulla scia della percezione degli operatori che la Cina stia già mettendo in atto manovre espansive per bilanciare l’effetto opposto determinato dal rallentamento del comparto immobiliare.

Si spiega in questo senso anche la chiusura in positivo dei listini asiatici: se da un lato il Pil del primo trimestre è risultato inferiore alle attese, dall’altro lato è emerso che i nuovi prestiti cinesi a marzo sono risultati pari a quota 1000Mld di Yuan, ossia ben al di sopra delle attese.

Allo stesso tempo sono anche arrivate le dichiarazioni di Dudley, presidente della Fed di New York con diritto permanente di voto all’interno del Fomc, secondo cui l’attuale contesto richiede ancora una politica accomodante e che, nel caso di peggioramento dell’economia Usa, la Fed assolutamente prenderà in considerazione l’ipotesi di una terza manovra.

Dichiarazioni in senso opposto da Plosser e Kocherlakota, due membri Fed che però quest’anno non hanno diritto di voto, maggiormente propensi all’ipotesi di un rialzo del tasso di riferimento prima del 2014 o già nel 2012.

Sul fronte macro a febbraio è stato registrato un marcato calo del deficit commerciale, determinato in larga parte dal calo delle importazioni, concentrato soprattutto nel comparto collegato al petrolio.

Da un punto di vista di contabilità nazionale, il dato lascia aperta la possibilità di un Pil del primo trimestre in crescita annualizzata leggermente al di sopra del 3%.

A mercati chiusi Google ha riportato utili migliori delle attese annunciando anche l’emissione di nuove azioni senza diritto di voto. Il titolo è risultato sostanzialmente invariato nell’after hour.

Valute: apprezzamento per la moneta unica vs dollaro che nella giornata di ieri ha rotto il canale laterale 1,305 -1,315 spingendosi fino sopra la soglia di 1,32. Questa mattina il cross si mantiene al di sotto di 1,32 ma comunque sopra la resistenza di 1,315. Per la giornata odierna saranno da monitorare i livelli di 1,32 come resistenza e 1,315 come supporto. Qualche spunto di direzionalità potrebbe arrivare oggi con i dati Usa.

Poco mosso lo yen nel corso della notte in prossimità dei livelli del giorno precedente. Verso euro la resistenza per oggi si colloca a 107,50 ed il supporto a 105,50. Yuan in apprezzamento vs dollaro anche se il Pil cinese nel primo trimestre è calato oltre le attese attestandosi all’8,1% a/a (minimo da quasi 3 anni) dall’8,9% del quarto trimestre. Nonostante ciò, le borse locali hanno chiuso in rialzo aiutate dai dati di marzo in miglioramento rispetto al mese precedente e dalla maggiore liquidità in circolazione evidenziata dal rialzo dei prestiti in yuan sui massimi da oltre 1 anno.

Materie Prime: giornata positiva ieri per le materie prime con quasi tutte le componenti dell’indice GSCI in territorio positivo. Tra i rialzi maggiori troviamo i metalli industriali guidati dal nichel (+3,3%). Positivi anche i preziosi con l’argento che ha guadagnato il 3,2%. Bene anche il comparto energia ed agricolo. Questa mattina l’oro si attesta in prossimità dei 1675$/oncia, il Brent in lieve calo presso i 121$/barile.

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