La Cina è più vicina, ma resta un mercato ancora difficile soprattutto per le Pmi, che rischiano di subire ulteriori aggravi in finanziaria, anche attraverso i nuovi tagli al bilancio del ministero del commercio internazionale e risultano ancora poco competitive nella sfida sui mercati asiatici. Nonostante ciò, i membri delle istituzioni e del sistema economico cinese scommettono sulle piccole e medie Imprese come modello per il futuro. E’ con questo spirito che si apre la missione di una delegazione di Confesercenti, guidata dal suo presidente Marco Venturi, che vede presenti fra gli altri il vicedirettore generale Mauro Bussoni, il responsabile dei rapporti internazionali, Fabio D’Onofrio, e il direttore generale, Alberto Ortolani, della Fondazione Italia-Cina Roma, con cui l’associazione collabora da anni. Confesercenti incontra nei giorni scorsi i vertici del ministero del Commercio cinese (Mofcom), tra i quali Ma She, direttore generale del dipartimento Affari europei “per individuare – afferma Venturi – le più ampie sinergie atte a favorire investimenti delle Pmi italiane in Cina e viceversa”. Sono infatti proprio le piccole e medie imprese a soffrire maggiormente per un mercato cinese ancora troppo chiuso, che presenta tempi lunghi e, soprattutto, necessita di notevoli capitali per chi vuole intraprendere sul mercato asiatico. L’obiettivo del tour cinese è quello di incentivare i rapporti bilaterali coinvolgendo le piccole e medie imprese e il turismo, settore strategico su cui la Confesercenti investe per gli scambi tra Italia e Cina. In quest’ottica ieri si svolge a Pechino l’incontro con il vice sindaco, Sun Anmin, e il presidente della Camera di commercio della municipalità di Pechino, Wu Jie , oltre che con varie autorità del turismo e del commercio, come Yu Cheng Jiang, e Gro Fei. “Un incontro molto positivo – afferma Venturi – nella direzione di un potenziamento degli scambi e dei flussi turistici tra la Cina e il nostro Paese”. Confesercenti incontra anche alti funzionari del Governo cinese, tra i quali Xu Yeng e Chen Yaoyao, vice direttore del ministero dell’informazione (Scio). Il presidente di Confesercenti partecipa ieri insieme con le autorità di Pechino e con i membri del Governo cinese all’inaugurazione della China International Jewellery Fair, che si svolge presso il China International Exibition Center di Pechino. Intanto a ottobre il colosso asiatico registra il nuovo, ennesimo, record sull’avanzo del commercio con l’estero: in un solo mese mette da parte 23,8 miliardi di dollari nel bilancio tra merci importate ed esportate e il cumulato dei primi dieci mesi dell’anno lievita a quota 133,6 miliardi, contro i 102 miliardi del’intero 2005. I dati, riferiti dall’agenzia centrale delle dogane cinesi, mostrano che l’export continua ad aumentare, con un più 29,6 per cento su base annua a 88,1 miliardi di dollari, mentre le importazioni subiscono un netto rallentamento: “solo” più 14,7 per cento contro il più 22 per cento di settembre.