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Cina: boom di clonazioni su “scala industriale”

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NEW YORK (WSI) – Gestita da una società in rapida espansione, chiamata BGI, in Cina vi è una struttura che sta diventando il più grande centro al mondo per la clonazione di suini.

La BBC riporta che la tecnologia che viene utilizzata non è molto diversa dalle solite; quello che però cambia è il tipo di applicazione alla produzione di massa.

In un capannone sono disposti 90 animali in due lunghe file. Questi sembrerebbero perfettamente normali, ma in realtà ognuno sta portando embrioni clonati e molti sono i cloni stessi.

Il sito produce un sorprendente numero di 500 suini clonati all’anno.

L’operazione di clonazione si svolge nella più totale normalità: in una stanza, simile ad un ambulatorio, vi è una scrofa sotto anestesia, sdraiata sulla schiena su un tavolo operatorio con una maschera di ossigeno sopra il muso da cui respira costantemente, oltre a sacchetti di plastica blu che coprono le zampe.

L’animale sembra comodo e il tasso di successo dell’operazione è di circa il 70-80%.

Il punto è quello di utilizzare i maiali per testare nuovi farmaci, perché sono così simili geneticamente agli esseri umani, che possono servire come “modelli”.

BGI risulta essere non solo il più grande centro al mondo per la clonazione di suini, ma anche il più grande per il sequenziamento dei geni. Negli edifici vicini ci sono infatti file di sequenziatori di geni, macchine dalle dimensioni di frigoriferi che operano 24 ore al giorno.

Per illustrare la grandezza di questo centro basti considerare che il più grande in Europa è il Wellcome Trust Sanger Institute vicino a Cambridge. Dispone di 30 macchine, mentre BGI ne possiede 156, oltre ad aver comprato una società americana fornitrice delle stesse.

Inoltre un nuovo progetto nel Regno Unito ha recentemente sequenziato 10.000 genomi umani. BGI però ha diverse ambizioni e pensa di fare lo stesso con un milione di persone, un milione di animali e un milione di piante.