La Cina dovrebbe aprire ulteriormente il proprio settore finanziario alla competizione straniera per contribuire alla trasformazione verso qualcosa di più rispetto a un esportatore di beni a basso costo. Lo afferma Henry Paulson, segretario al Tesoro Usa, nel corso delle sua visita nel Paese parlando alla Borsa di Shanghai. “I rischi per la Cina sono maggiori nel muoversi troppo lentamente che nello spostarsi velocemente verso mercati di capitale trasparenti, liquidi e stabili”, afferma. Mentre la Cina ha già la quarta economia al mondo, è ancora in transizione da un’economia pianificata a una guidata dal mercato e questo passaggio secondo Paulson richiederà anni. La Cina ha bisogno di alzare il ritmo delle riforme per ottenere stabilità sia internamente che a livello internazionale. Paulson ammonisce che la crescita cinese sta diventando “sempre più sbilanciata”, perché dipende in misura eccessiva dall’export e di conseguenza trasporta le origini dei prossimi problemi in assenza di riforme. “Lo sviluppo della finanza è la chiave per la transizione verso un’economia meno industriale, che produca più beni ad alto valore aggiunto e riduca l’intensità del consumo di risorse naturali”, conclude.
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