Cina anti-bolla: alza tasso riserva obbligatorio a livelli record

di Redazione Wall Street Italia
18 Aprile 2011 10:43

Siena – Tassi di interesse: la sessione di venerdì si è conclusa con un calo dei tassi di mercato sia sul comparto governativo sia swap, soprattutto sul comparto decennale. Gli spread sui periferici si sono allargati, in particolare quello portoghese in mattinata ha raggiunto un nuovo massimo. Ad aumentare le tensioni sui periferici sono al momento due fattori. Innanzitutto l’annuncio della vittoria dei conservatori alle elezioni finlandesi con 44 seggi e soprattutto il trionfo degli ultranazionalisti ed euroscettici ‘Veri Finlandesi’, partito diventato la terza forza politica del paese conquistando 39 seggi.

Al momento l’ipotesi più probabile è la formazione di un governo di coalizione tra conservatori e socialisti entro la fine di maggio. Il risultato elettorale finlandese potrebbe rendere più ostico il passaggio nel nuovo parlamento del piano di aiuti al Portogallo. Oltre al piano portoghese resta ancora in sospeso l’aumento della dotazione del fondo Efsf. In secondo luogo si sta intensificando la discussione sulla necessità o meno di ristrutturazione del debito greco: questa mattina è stata diffusa una notizia ripresa da un quotidiano greco, secondo cui la Grecia in occasione dell’ultimo Ecofin avrebbe richiesto al Fmi e Ue di ristrutturare il debito.

La notizia è stata poi smentita dal governo greco. Sul fronte politica monetaria, le ultime dichiarazioni di membri della Bce propendono per la continuazione della politica di rialzo del tasso di riferimento. In tale direzione sia Coene (governatore della Banca del Belgio) sia Nowotny. Quest’ultimo ha dichiarato che le aspettative di mercato (altri due rialzi da 25 pb) sono fondate.

Sul fronte dell’offerta oggi il Belgio emetterà bond fino a 2,5-3,5 Mld€, mentre Francia, Germania, Olanda e Spagna emetteranno Bills fino a 22 Mld€. Negli Usa tassi di mercato in calo sulla scia delle rinnovate tensioni sul tema rischio sovrano in area euro, focalizzate sul caso Grecia. Sul fronte macro l’inflazione di marzo è arrivata al 2,7%, il livello massimo da fine 2009, trainata soprattutto dalla componente alimentare ed energetica. Continua invece ad essere molto più contenuta la dinamica dell’inflazione core, a marzo all’1,2%. La produzione industriale dello stesso mese ha messo a segno il nono rialzo mensile consecutivo, grazie principalmente al contributo della componente manifatturiera.

Nel frattempo si sta animando il dibattito sulle future mosse della Fed, in vista in particolare del prossimo incontro del 27 aprile, che per la prima volta, sarà seguito da conferenza stampa. Al momento prevale l’impressione che le indicazioni di Bernanke potrebbero concentrarsi su due punti in particolare: 1) enfatizzare l’intenzione di completare l’attuale piano da 600Mld$ in scadenza a giugno; 2) sottolineare la volontà di mantenere i tassi fermi ancora per un periodo esteso di tempo. Il tema dell’eventuale QE3 sarà piuttosto oggetto delle dichiarazioni tra maggio e giugno, in vista dell’ultimo incontro del semestre collocato il 22 giugno. Questa settimana attesi: 1) dati sul comparto immobiliare; 2) la prosecuzione della pubblicazione delle trimestrali.

Valute: euro in marcato deprezzamento vs dollaro sulla scia delle rinnovate tensioni sul tema rischio sovrano, con particolare riferimento al caso greco e malgrado la permanenza del differenziale dei tassi Usa-Euro (calcolato con riferimento al comparto biennale governativo) ai massimi da fine 2008. Gli speculatori allo scorso martedì hanno aumentato le posizioni nette lunghe di euro portandole in prossimità dei massimi da fine 2007. I livello di supporto principale si colloca a 1,4250.

Yen in apprezzamento durante la notte dopo la decisione giunta nel fine settimana della banca centrale cinese di alzare, per la quarta volta quest’anno, il tasso di riserva obbligatorio al livello record del 20,5%. Il cross verso dollaro è sceso in prossimità dell’importante supporto in area 82,8/83. Un’eventuale rottura di tale livello potrebbe spingere il cross fino a quota 82. Prima resistenza in area 84. Il cambio euro/yen è invece sceso sotto quota 119 per la prima volta da inizio aprile. Importante la tenuta di quest’area. In caso di discesa il supporto più importante si colloca a quota 116. Resistenza a 120. Lieve apprezzamento per lo yuan cinese.

Materie Prime: chiusura di settimana positivo per le principali materie prime ad eccezione di alcuni cali all’interno del settore agricolo. La migliore perfomance è stata quella del settore dei metalli preziosi con l’oro (+0,9%) che ha fatto registrare un nuovo record storico sopra quota 1480 $/oncia, mentre non si arresta la corsa dell’argento (+2,2%). Positivi anche i metalli industriali, ad eccezione del rame. Tra gli energetici in calo in mattinata sia il greggio Wti, sia il Brent dopo che il ministro del petrolio saudita ha dichiarato che il mercato a livello globale presenta un eccesso di offerta.

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