I nuovi criteri contabili introdotti dalla Securities and Exchange Commission (SEC) rendono il book-to-bill ratio un indice poco significativo per cogliere prontamente le fasi in cui il mercato manifesta una inversione di tendenza. Cosa fare, quindi, per capire se in un mercato ciclico come quello dei semiconduttori si e’ in presenza di un punto di flesso?
Il book-to-bill ratio sulle infrastrutture per semiconduttori fornisce una misura del livello di attivita’ registrato dalle aziende statunitensi presenti nel settore nell’arco di un mese. L’indice e’ dato dal rapporto tra gli ordini ricevuti dalle aziende e le vendite effettuate, e viene pubblicato dall’associazione Semiconductor Equipment and Materials International (SEMI).
L’ultimo indicatore pubblicato, relativo a marzo, si attestava ad un livello pari a 1,04. Cio’ significa che nel mese di marzo per ogni $100 di fatturato (vendite) le aziende hanno ricevuto $104 di nuovi ordini.
Diversi analisti asseriscono che il book-to-bill ratio risulti poco significativo nei casi in cui nel mercato sia in atto un’inversione di tendenza. I dubbi e le precisazioni circa la sua affidabilita’ sono emersi in concomitanza all’introduzione dei nuovi criteri contabili da parte della Securities and Exchange Commission (SEC). Le nuove regole, in sostanza, prevedono che un’azienda non necessariamente deve contabilizzare le vendite (ricavi) al momento in cui spedisce un prodotto, ma puo’ farlo quando il cliente accetta tale prodotto ed e’ sicuro di pagare.
Le nuove regole “hanno reso un settore gia’ di per se’ complicato ancora piu’ difficile da comprendere”, afferma Byron Walzer, analista alla banca d’affari UBS Warburg. Nell’industria dei semiconduttori vi puo’ essere un lasso di tempo di mesi tra la spedizione di un prodotto e la sua definitiva rilevazione in bilancio. Con le disposizioni introdotte dalla SEC, il book-to-bill ratio tende a sottostimare le vendite nel caso si manifesti una ripresa e a sovrastimarle nel caso di un rallentamento.
Per settori ciclici come quello dei semiconduttori, il problema e’ che gli investitori guadagnano sui titoli quando percepiscono tempestivamente la presenza di punti di flesso del mercato (ripresa o rallentamento). E’ quindi fondamentale capire dove questi si trovano. Ma come fare?
Elizabeth Schumann, direttrice del dipartimento ricerche e statistiche presso SEMI, suggerisce di concentrare maggiormante l’attenzione sulla parte del book-to-bill che riguarda gli ordini (bookings): questi forniscono, secondo l’analista, una descrizione piu’ attendibile circa lo stato di salute e le prospettive del settore.
Un altro dato che occorre poi tenere d’occhio, aggiunge, e’ la capacita’ di utilizzazione degli impianti: la presenza di sovracapacita’ produttiva puo’ distogliere le aziende dall’intraprendere nuovi investimenti e fornisce, quindi, un segnale non ottimistico per un eventuale rilancio del settore.