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CHIP: ANALISTI, I VINCITORI SUL LUNGO PERIODO

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Gli investitori sono preoccupati per il rallentamento nella crescita di fatturato e utili di molte societa’ high-tech, ma esaminando il loro bilancio e il flusso di cassa si puo’ identificare chi sara’ a lungo termine il vincitore.

Un buon flusso di cassa e un bilancio sano non solo danno la possibilita’ alle societa’ minori di sopravvivere al crollo del mercato, ma permette anche alle societa’ maggiori di continuare a investire in nuove tecnologie.

Red Herring, utilizzando la banca dati di Thomson Financial/Baseline, ha esaminato le societa’ di high-tech e di telecomunicazione con una capitalizzazione di mercato, al 27 febbraio, di almeno $500 milioni il cui flusso di cassa sia stato positivo nell’ultimo trimestre e sia aumentato rispetto all’anno scorso; il cui debito a lungo termine non ammontasse ad oltre il 25% del capitale totale – la media delle societa’ dello S&P 500 – e i cui guadagni generino almeno un ammontare equivalente in contanti.

Solo 25 societa’ hanno risposto a tutti i requisiti e tra queste, nove appartengono al settore dei semiconduttori: Intel (INTC – Nasdaq), National Semiconductor (NSM – Nyse), Siliconix (SILI – Nasdaq), Micron Technology (MU – Nyse), Lattice Semiconductor (LSCC – Nasdaq), Helix Technology (HELX – Nasdaq), Credence Systems (CMOS – Nasdaq), Integrated Device Technology (IDTI – Nasadq) e Teradyne (TER – Nyse).

Tra le altre: Autodesk (ADSK – Nasdaq), US Cellular (USM – Amex), Hewlett-Packard (HWP – Nyse), Cognex (CGNX – Nasdaq), Iomega (IOM – Nyse), AT&T (T – Nyse) e Actel (ACTL – Nasadq).

“L’attuale calo del settore dei semiconduttori e’ unico”, ha commentato Dan Scovel di Needham & Co., “non solo rappresenta una sovrapproduzione, ma anche un indebolimento della domanda”.

L’analista, pero’, ha notato che le societa’ con piu’ esperienza si sono abituate a gestire il ciclo produttivo e quindi sono in posizione piu’ favorevole che nel passato.

“Hanno aumentato la capacita’ a poco a poco per minimizzare il crollo”, ha spiegato Scovel, quindi come risultato le societa’ dei semiconduttori dovrebbero riprendersi a pieno ritmo dal calo attuale.

Due titoli che, secondo l’analista, dovrebbero farsi notare sono Intel e National Semiconductor.

Intel, nonostante i problemi recenti e’ pur sempre uno dei piu’ nomi piu’ vantaggiosi del settore. Anche con il 60% delle attivita’ esposte al settore dei computer, la societa’ ha guadagnato nel 2000 $12,1 miliardi, un aumento del 49% rispetto agli $8,1 miliardi del 1999.

E’ poi riuscita ad aumentare la liquidita’ del 20% da $7,9 miliardi a $9,5 miliardi nel trimestre terminato il 30 settembre; e questo incremento da’ modo alla societa’ di investire in nuovi prodotti.

Poiche’ viene scambiata a 13 volte il trailing cash flow, Intel e’ la societa’ piu’ cara della lista di Red Herring, ma essendo quel rapporto inferiore del 30% alla media di cinque anni fa, Intel rimane un titolo da acquistare per il lungo termine.

L’attivita’ di National Semiconductor non solo genera un alto cash flow, ma e’ meno costosa di quella dei semiconduttori digitali. Non solo. La societa’ ha venduto l’anno scorso il fornitore di processori per computer Citrix, ma ha mantenuto gli impianti per la produzione di wafer; in questo mdo quando il ciclo industriale e’ aumentato non ha dovuto investire in nuovi impianti.

“Con l’eccesso di liquidita’ National puo’ ora proseguire con la sua strategia di acquisto di piccole societa’ “, ha commentato Tori Svanberg di Robertson Stephens, “cosi’ da essere in buona posizione quando il ciclo attuale accelerera’”.

Durante l’ultimo trimestre la societa’ ha infatti aumentato il suo flusso di cassa di oltre il 200% rispetto all’anno scorso e, essendo scambiata a 5 volte il trailing cash flow – il 70% in meno della media di cinque anni fa – e’ un buon investimento per il lungo termine.