Società

CHE SCANDALO
I GIORNALI
PREZZOLATI

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Trentadue testate si spartiscono una torta di 36 milioni di euro. Sono i finanziamenti pubblici, gestiti dal Dipartimento dell’Editoria e dell’Informazione, destinati ai giornali di partito. L’istruttoria che è in fase di completamento abbraccia giornali noti, come l’Unità, a cui vanno più di 6 milioni di euro, a fogli meno noti come Aprile, movimento dei comunisti unitari, a cui spettano 130mila euro. Ilte.net è in grado di ricostruire la griglia dei finanziamenti a cui accederà anche il settimanale Avvenimenti, per il movimento politico Altritalia. Finanziamenti che nascono in seguito alla legge 250 del 1990 e che prevede due condizioni per ricevere i soldi: i richiedenti devono indicare un gruppo parlamentare presente in una delle due Camere o al Parlamento europeo oppure devono essere espressione di una minoranza linguistica, altra prerogativa è che il giornale deve menzionare la forza politica di riferimento.

E’ previsto un contributo fisso pari al 40% dei costi medi degli ultimi due esercizi anche se il totale dei finanziamenti non può superare il 70% dei costi medi negli ultimi due anni. Ma ecco nello specifico le testate che hanno beneficiato di questi fondi lo scorso anno e che si vedranno accreditare molto probabilmente lo stesso trattamento per il 2003: dopo l’Unità, è Libero di Vittorio Feltri a guadagnare 5 milioni di euro, seguita dalla Padania che ne incassa 4, il Foglio di Giuliano Ferrara che porta a casa 3,6 milioni di euro, Liberazione di Sandro Curzi 3,4, mentre a quota 3 milioni di euro viaggiano insieme il Secolo d’Italia, organo di Alleanza Nazionale e Il Roma, quotidiano partenopeo collegato al Movimento politico Mediteranneo vicino al partito di Gianfranco Fini.

La torta dei finanziamenti pubblici poi coinvolge anche testate meno note al grande pubblico ma che portano a casa comunque grandi somme di denaro. Come L’Opinione delle Libertà, il foglio diretto da Arturo Diagonale, che usufruisce di un finanziamento di 1,7 milioni in quanto legato al Movimento per le garanzie e i diritti civili, mentre alla Discussione, il giornale che fa riferimento al partito di Rocco Buttiglione e alla Rinascita della Sinistra, organo del Partito dei Comunisti di Armando Cossutta, va un milione a testa. A sorpresa anche Il Denaro, testata economica partenopea incassa 1,15 milioni di euro in quanto legata a Europa Mediterranea, mentre il finanziamento scende sotto i 900mila euro per Linea, il quotidiano della Fiamma Tricolore, movimento politico legato a Pino Rauti e Il Sole che Ride della Federazione dei Verdi, che fa capo ad Alfonso Pecoraro Scanio, già ministro dell’Agricoltura nel Governo targato Ulivo. A Europa, organo della Margherita, per adesso sono andati i finanziamenti del Popolo, il vecchio quotidiano dell’area popolare. Ma la somma, circa 800mila euro, sarà incrementata visto il rilancio del giornale oggi diretto da Nino Rizzo Nervo. Fanalino di coda tra i giornali politici è Il Campanile, giornale che risponde all’Udeur di Clemente Mastella, che ‘guadagna’ dallo Stato appena 200mila euro.

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