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(WSI) –
Dopo aver assistito, esterrefatto, all´ultima puntata de «Le Iene», vorrei esprimere la mia personale solidarietà all´onorevole Elisabetta Gardini, che in violazione a tutte le norme sulla privacy è stata sottoposta a un test a tradimento: una domanda di cultura generale. La perfida inviata del miglior programma di Italia Uno le ha chiesto, a bruciapelo e senza preavviso: «Lei sa cos´è la Consob?».
L´onorevole non ne aveva la più pallida idea. E per trenta secondi l´abbiamo vista annaspare in apnea, davanti all´obiettivo spietato della telecamera, cercando di sbirciare sul giornale la risposta che non sapeva.
La Consob! Cosa diavolo è, questa Consob? Se fosse qualcosa di importante, la Gardini l´avrebbe senz´altro saputo: lei è la portavoce di Forza Italia, mica una qualunque. Magari è una sigla che si sono inventati quei mattacchioni delle «Iene», un acronimo goliardico come l´Ucas (Ufficio Complicazioni Affari Semplici).
Vediamo, cosa può significare Consob? Sarà un Comitato Onoranze Napoleoniche Senza Obiettivi Burleschi. O un Circolo Oculisti Navigatori Specializzati in Oziosità Birbonesche. Io dico che non esiste, questa Consob (o Consop, o Conzob). Ma se qualcuno ne sa qualcosa, faccia una telefonata all´onorevole Gardini. E´ un appello umanitario: liberiamola da questo dubbio atroce.
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