Credit Suisse First Boston (DIR – Nyse) sta pensando di chiedere ai suoi banchieri e top manager di rinegoziare i propri contratti per somme piu’ ridotte nel tentativo di ridurre i costi.
Il Wall Street Journal riporta che Frank Quattrone, capo della divisione d’investimento high-tech potrebbe cosi’ perdere la condizione di banchiere piu’ pagato di Wall Street.
Quattrone, che secondo indiscrezioni avrebbe ricevuto fino a $100 milioni l’anno, si e’ dichiarato pronto a discutere con John Mack, il nuovo amministratore delegato di CSFB.
Negli ultimi anni Credit Suisse First Boston, nel tentativo di evitare che banchieri e broker lasciassero la societa’ per posizioni piu’ lucrose ha garantito a parecchi di loro uno stipendio fisso, invece del piu’ tradizionale metodo che attribuisce una ricompensa annua in base agli affari generati. Nel primo trimestre i compensi hanno ammontato al 59% del fatturato netto contro il 50% delle banche concorrenti.
Ora, pero’, CSFB si ritrova a dover fare i conti con un rallentamento dell’attivita’ e ad avere le mani legate nei confronti di alcuni stipendi.
Oltre a Frank Quattrone e al suo gruppo di 400 banchieri, John Mack, intende chiedere una riduzione volontaria dei compensi a Jack DiMaio – capo della divisione bond per il Nord America a cui e’ stato garantito a febbraio un contratto triennale di $45 milioni – e ai 40 membri del suo team – che si sono aggiudicati $300 milioni in tre anni – e a altri 100 banchieri d’investimento.
Questa mossa, pero’, potrebbe essere pericolosa, in quanto mancando le basi legali per una riduzione di un compenso garantito, Credit Suisse First Boston potrebbe trovarsi nel mezzo di una battaglia giudiziale e a dover pagare anche di piu’.
La banca d’affari potrebbe quindi vedersi costretta a rescindere dai contratti con il pagamento di somme ingenti e ad operare poi una ristrutturazione della societa’.