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CERTIFICATI: UN RICCO CEDOLONE PER ENI

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*Pierpaolo Scandurra è Managing Director di www.certificatiederivati.it. I suoi commenti non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

(WSI) – Sono sempre più numerosi i certificati di investimento che offrono l’opportunità di un rimborso anticipato a predeterminate date di scadenza e condizioni. Con il numero cresce anche la concorrenza tra i diversi emittenti che porta verso un rialzo dei premi e delle cedole. E’il caso dell’ultima proposta firmata da HVB, emittente del gruppo Unicredit, che con un nuovo Autocallable Twin Win biennale su Eni, fa lievitare il premio di rimborso in caso di estinzione anticipata dopo soli dodici mesi al 26,5%. Per ottenere il ricco coupon sarà sufficiente che a un anno esatto dall’emissione, il 19 marzo 2009, il colosso energetico si trovi almeno al livello iniziale che verrà rilevato il prossimo 10 marzo. In caso contrario il certificato vivrà per altri dodici mesi, ovvero fino alla scadenza. Il rimborso sarà a quel punto legato alla variazione assoluta del titolo: si parteciperà linearmente all’eventuale rialzo mentre in caso di ribasso la performance negativa verrà ribaltata se non si sarà mai verificata una discesa pari o superiore al 30%.

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Viene da chiedersi se a queste condizioni convenga di più puntare sul certificato proposto da HVB piuttosto che direttamente sul titolo azionario. Per scegliere è necessario far riferimento alle aspettative sugli sviluppi futuri della quotazione del titolo. Si parta dal presupposto che investendo sul certificato si rinuncia ad un dividendo annuo quantificabile in 1,35 euro ( tra acconti di ottobre e saldi di maggio) : in cambio si riceve la possibilità di partecipare anche all’andamento eventualmente negativo o ancora prima, di conseguire un rendimento del 26,5% dopo un solo anno.

Ipotizzando che lo strike verrà fissato ai livelli attuali di 22,70 euro, se le aspettative sono di un lento riavvicinamento all’ultimo massimo segnato ad inizio anno a 25,50 euro, ( il titolo è reduce da un triplo massimo decrescente dai 28,95 euro del 10 luglio scorso) il certificato garantirà un’overperformance dopo dodici mesi grazie al rimborso anticipato del capitale maggiorato del premio del 26,5%: ipotizzando un rialzo di ENI ( al netto del dividendo del 6%) sarà necessario infatti un progresso superiore al 18,5% per rendere penalizzante il guadagno ottenuto con l’AC Twin Win di HVB. Se invece si è molto positivi sul titolo, al punto da ipotizzare un rialzo superiore al 20% nel prossimo anno, allora sarà meglio puntare sul titolo nella maniera più classica: analogamente converrà restare ancorati al titolo se le aspettative sono di segno diametralmente opposto, ovvero molto negative.

Un ribasso superiore al 30% dallo strike provocherebbe infatti la violazione della barriera con conseguente perdita dell’opzione esotica. A quel punto qualsiasi scenario a scadenza ( quindi che non preveda il rimborso anticipato) sarebbe penalizzante per l’investitore che avesse deciso di puntare sul certificato. Viceversa un ribasso contenuto entro la barriera farebbe scattare il ribaltamento della performance negativa con conseguente punto a favore per il certificato. Infine se non si ha idea di cosa succederà la scelta dovrà essere basata sull’opportunità di tenersi il dividendo di 1,35 euro all’anno e restare tuttavia in balia dell’umore del titolo o rinunciarci e “barattarlo” per guadagnare il 26,5% fra un anno anche con ENI a +0,01% dallo strike o il 20% anche con ENI a -20%?

Oltre che in collocamento fino al 29 febbraio, il certificato potrà essere negoziato successivamente all’emissione sul circuito SSO di Fineco. Con riferimento alla quotazione se si pensa di dover/poter disporre dei soldi investiti prima della data di osservazione o in alternativa di quella di scadenza si consideri che la vendita a mercato del certificato potrebbe produrre una perdita superiore a quella che si avrebbe sul titolo.

Per maggiori dettagli o informazioni vi invitiamo a scriverci sul Forum di WSI o a visitare il nostro sito specializzato www.certificatiederivati.it.

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