(Teleborsa) – Nel 2010 il fatturato per la vendita di autovetture in Italia calerà di 6,4 miliardi di euro rispetto al 2009 (-17,4%). La contrazione sarà dovuta al fatto che in mancanza di nuovi incentivi statali e in mancanza di ripresa dell’economia le immatricolazioni di autovetture scenderanno dalle 2.158.000 unità del 2009 a 1.800.000. Questi dati sono stati presentati questa mattina da Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor GL events, in apertura del convegno dal titolo “Il mercato italiano dell’auto senza incentivi e senza ripresa dell’economia” che si è tenuto questa mattina a Bologna per iniziativa del Centro Studi Promotor GL events e delle Facoltà di Scienze Statistiche e Agraria con il supporto di Beghelli S.p.A.. Secondo Quagliano, la forte contrazione del fatturato avrà riflessi negativi sul gettito fiscale, sulla ripresa dell’economia e sul settore dell’auto. Il calo di 6,4 miliardi di euro di fatturato determinerà infatti una contrazione del gettito, soltanto per l’IVA, di 1,1 miliardi a cui si aggiungerà un calo del gettito per altre imposte legate alla produzione, all’immatricolazione e alla circolazione delle autovetture. Occorrerà poi tenere conto dei maggiori costi per la cassa integrazione. Sarà infatti necessario un più ampio ricorso a questo strumento per il settore automobilistico. La nuova situazione determinatasi con il mancato rinnovo degli incentivi alla rottamazione mette infatti a rischio la sopravvivenza di 300 concessionari che occupano 15.000 lavoratori direttamente e 30.000 nell’indotto. Il mancato rinnovo degli incentivi per le auto ecologiche comporterà inoltre la perdita di 8.000 posti di lavoro nel settore del metano e di almeno altrettanti in quello del GPL. A questi numeri occorrerà poi sommare quelli derivanti dall’impatto della frenata del mercato sulle attività a monte delle concessionarie, in generale sull’indotto del settore automobilistico e naturalmente sull’intera economia. Il Centro Studi Promotor GL events ha anche condotto un sondaggio campionario su un campione rappresentativo di acquirenti di autovetture per valutare l’impatto degli incentivi sulla domanda nel 2009. Dalle dichiarazioni degli automobilisti che hanno acquistato autovetture nello scorso anno emerge che, in mancanza di incentivi, il 50% degli acquirenti di vetture a metano non avrebbe acquistato nessuna altra auto nuova. La percentuale corrispondente per gli acquirenti di vetture a GPL è del 34% e per quelli di auto di tutti i tipi del 26%. Secondo il Centro Studi Promotor GL events, si può ritenere che anche nel 2010 la propensione a non acquistare alcuna auto in mancanza di incentivi sia sui livelli del 2009. Ne deriva la necessità di mettere in cantiere nuove misure di sostegno della domanda, soprattutto per quanto riguarda le auto ecologiche ed in particolare per quelle a metano che hanno il massimo tasso di aggiuntività di vendite ottenibile con gli incentivi e che utilizzano il carburante più ecologico tra quelli attualmente disponibili.
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