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Cds a 5 anni greco supera 1.360, rendimenti oltre il 25%

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva governativa e swap in una giornata caratterizzata dall’attesa per la conferenza di Bernanke. Gli spread sui periferici ieri si sono ridotti ad eccezione della Grecia. Analogamente il cds a cinque anni greco ha superato i 1360, portandosi su nuovi massimi ed il tasso a due anni si è portato sopra il 25%.

Il tema della ristrutturazione continua a condizionare l’andamento dei titoli greci. Dopo il presidente francese Sarkozy ed il ministro delle finanze tedesco anche il ministro delle finanze spagnolo, Salgado, ha dato il suo consenso alla candidatura di Draghi alla presidenza della Bce.

Ieri si è tenuta l’asta sul nuovo decennale tedesco che ha visto un calo della domanda rispetto all’asta precedente sebbene il bid-to-cover resti sopra l’1. Oggi sarà la volta dell’Italia che offrirà Btp fino a 7 Mld€ ed il nuovo Cct-Eu fino a 3,5 Mld€. Sul fronte macro evidenziamo il rialzo dei prezzi al consumo tedeschi preliminari di aprile che hanno risentito dell’incremento dei prezzi energetici.

Negli Usa il focus degli operatori è stato interamente rivolto alla prima conferenza stampa tenuta da un presidente Fed. Nel comunicato canonico la Fed ha dichiarato che l’economia sta procedendo ad un tasso di recupero moderato e che l’inflazione è risalita negli ultimi mesi, sebbene le aspettative di inflazione a lungo termine rimangano stabili. Inoltre, l’aggiornamento dell’outlook macro per il 2011 è stato caratterizzato da una revisione al rialzo per l’inflazione a fronte invece di una revisione al ribasso per la variazione attesa del Pil e per il tasso di disoccupazione relativo al quarto trimestre.

Nella conferenza stampa durata circa un’ora di fronte ad una platea di circa 50 giornalisti, Bernanke ha dichiarato che il rialzo dell’inflazione, dovuto principalmente all’incremento delle materie prime, dovrebbe essere transitorio, così come pure transitorio dovrebbe essere il rallentamento atteso della crescita nel primo trimestre del 2011.

Bernanke inoltre ha precisato che l’impegno al mantenimento dei tassi fermi per un periodo esteso di tempo va inteso nel senso che dovrebbero essere necessari un paio di riunioni prima che la Fed agisca. Il presidente della Fed ha inoltre precisato che ciò che conta “non è tanto la velocità con cui procede nell’acquisto di Treasury quanto piuttosto l’entità del portafoglio”. A tal proposito, pur confermando l’intenzione di completare il programma di acquisti a giungo, ha aggiunto che “continueremo a reinvestire i proventi derivanti dalle scadenze di Treasury ed Mbs, in modo da mantenere costante l’ammontare di attività finanziarie detenute”.

Infine ha dichiarato che il primo segnale di politica monetaria restrittiva arriverà dall’annuncio dell’arresto del citato reinvestimento, un’ipotesi che dipenderà dall’evoluzione dell’outlook. I mercati finanziari hanno reagito con un marcato incremento dei corsi azionari e di alcune materie prime. Gli operatori tengono infatti conto del fatto che Bernanke per ora non intende procedere a dismissioni di asset in portafoglio, manifestando anzi l’intenzione di proseguire nel reinvestimento anche dopo la scadenza del piano di acquisti a giugno.

Valute: euro in marcato apprezzamento verso dollaro con il cross che durante la notte si è spinto fin quasi a toccare quota 1,49. Le parole di Bernanke, che hanno confermato le intenzioni da parte della Fed di mantenere intatta l’attuale politica monetaria accomodante, hanno spinto gli operatori a proseguire negli acquisti di euro. Per i prossimi giorni il cross potrebbe arrestare la corsa al rialzo dopo i forti guadagni messi a segno, ma la tendenza è per un raggiungimento nel breve termine di quota 1,50. Prima resistenza a 1,4880, successiva a 1,50. Supporto in area 1,47.

Yen volatile vs dollaro. Ieri la valuta nipponica si è deprezzata nei confronti del biglietto verde fino a 82,70 (resistenza odierna), mentre nel corso della notte si è registrato un movimento opposto con il cross tornato in prossimità del supporto 81,30. Verso euro l’andamento è più regolare con il cross poco al di sopra di area 121. La BoJ ha lasciato invariato il tasso di riferimento allo 0,1%, abbassando però le stime di crescita per l’anno fiscale 2011 (cominciato questo mese) allo 0,6% dall’1,6% stimato a gennaio, a causa dei danni del terremoto. Il biglietto verde ha perso terreno anche vs lo yuan cinese, arrivato in prossimità dei minimi da 17 anni.

Materie Prime: il deprezzamento del dollaro continua a favorire il rialzo dei metalli preziosi con l’oro che ha registrato un nuovo record oltre i 1530$/oncia e l’argento è salito oltre i 48$. In calo i metalli industriali guidati dal rame (-2,4%). In crescita gli energetici con il greggio Wti (+0,5%) che questa mattina si attesta sopra i 113$/barile dopo il calo delle scorte Usa di benzina ai minimi dall’agosto 2009. Tra gli agricoli in rialzo il cacao (+2,4%), vendite su grano (-4,2%) e cotone (-4%).

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