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Castelli (Lega): “Agli immigrati non possiamo sparargli, per ora”

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Roma – Il Vice Ministro della Lega Nord Roberto Castelli conferma le parole sugli immigrati pronunciate durante una trasmissione radiofonica, e contrattacca rispetto alle richieste di dimissioni arrivate dall’opposizione. “Bisogna respingere gli immigrati, ma non possiamo sparargli, almeno per ora. Le violenze degli immigrati, che potrebbero diventare milioni nel corso del tempo, potrebbero obbligare le autorità ad usare le armi”, sono le parole pronunciate da Castelli che ora scrive in una nota: “Le agenzie di stampa riportano in maniera del tutto corretta quanto da me dichiarato, per cui confermo parola per parola ciò che ivi è riportato. Ritengo di avere usato un linguaggio semplice e comprensibile per tutti, quindi invito chi ne ha voglia a leggersi le mie dichiarazioni per intero”.

Per Castelli però “la sinistra e Fli sono come il cane di Pavlov. Sono affetti da riflesso condizionato e non sono in grado né di leggere le dichiarazioni né di riflettere. Chi vuole continuare a reagire in modo condizionato è libero di farlo, ma attenzione: il politicamente corretto tra il popolo italiano sta passando di moda”.

Il Partito Democratico e l’Italia dei Valori chiedono le dimissioni di Roberto Castelli per le parole sugli immigrati pronunciate oggi pomeriggio ospite di una trasmissione radiofonica (“Non possiamo sparargli, per ora…”), e chiamano in causa Silvio Berlusconi. Per Livia Turco “le parole del ministro Castelli sono sconcertanti e se confermate vanno condannate duramente. Un linguaggio violento che mette in ginocchio l’Italia. Un Italia che ha già perso, per colpa di questo governo, ogni credibilità sul piano internazionale. Con quale faccia questo esecutivo riesce a chiedere all’Europa di effettuare un gesto di solidarietà? Se le parole del viceministro fossero confermate le sue dimissioni sarebbero il minimo che si potrebbe richiedere per ridare un po’ di dignità a questo Paese”.

Anche il vice capogruppo in Senato Luigi Zanda attacca duramente: “L’onorevole Castelli si dovrebbe vergognare di un pensiero che richiama il peggior fascismo. Non è degno di essere membro del governo e del Parlamento di un Paese democratico come l’Italia ancora è”.

Immigrati. Donadi, Castelli parla come uomo di Neanderthal

Per il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi “Castelli parla come un uomo di Neanderthal. Le sue parole sono un istigazione all’odio ed alla violenza. Frasi irresponsabili soprattutto se pronunciate da un uomo di governo. Castelli dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa ai cittadini italiani ed ai migranti. Berlusconi e Maroni dicano chiaramente se questa è la posizione del governo. Se non lo è prendano immediatamente le distanze da queste frasi scellerate”.