Caso Kirch, Mediaset sta alla finestra. Una fonte della società ha riferito a una agenzia di stampa che Fininvest, la holding controllata dalla famiglia Berlusconi, non parteciperà all’incontro previsto per giovedì con le principali major di Hollywood.
Martedì è stato annunciato l’incontro di domani a Los Angeles tra gli azionisti di minoranza (Berlusconi, Murdoch e Al Whaleed) e le case cinematografiche Usa per discutere dei diritti cinematografici ceduti al gruppo tedesco, la cui rinegoziazione potrebbe rientrare nel piano per il finanziamento ponte da €200 milioni proposto dalle banche creditrici del magnate tedesco (Bayerische Landesbank, Commerzbank, Deutsche Bank e Hypovereinsbank).
Stamani le trattative sembravano essersi arenate, ma nel pomeriggio si sono aperti nuovi spiragli.
Il problema sul tavolo è quello della quota di partecipazione al maxi prestito da €150 – €200 milioni. I soci vogliono partecipare all’aumento di capitale da €800 milioni, ma non essere coinvolti nel prestito ponte. Berlusconi e gli altri vorrebbero sottoscrivere il prestito per il 10% massimo, mentre le banche chiedono che la quota dei soci di minoranza sia di almeno il 40%.
Se la trattativa salta, per il gruppo Kirch si spalancherebbe il baratro della dichiarazione d’insolvenza, preludio al fallimento.
Mediaset (controllata Finivest) ha detto all’agenzia di stampa che “la dichiarazione di insolvenza del gruppo Kirch non metterebbe fine alla possibilità di negoziare per gli investitori”.
Secondo il Financial Times “dopo l’insolvenza il Tribunale potrebbe concedere fino a otto settimane per accogliere un piano di salvataggio”.
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