Siena – Tassi di interesse: in area Euro la settimana si è conclusa con tassi di mercato contrastati sul comparto swap e governativo. Sui titoli governativi infatti si è registrato un rialzo del due anni ed un calo del dieci anni, mentre sugli swap i tassi sono scesi.
Tra i periferici in mattinata si sta assistendo ad un allargamento degli spread, penalizzati dalle notizie sulle difficoltà finanziarie della Grecia, dopo l’articolo del settimanale Der Spiegel che riportava indiscrezioni su un incontro d’emergenza dopo la minaccia della Grecia di fuoriuscire dall’Euro. Le autorità greche hanno seccamente smentito quest’ultima ipotesi.
L’incontro si è effettivamente svolto tra i ministri delle finanze di Italia, Francia, Germania, Spagna e Grecia, il presidente dell’Eurogruppo, esponenti della Bce e della Commissione che hanno fatto il punto sulla crisi greca valutando nuove possibili misure a sostegno. La riunione è stata effettuata pochi giorni prima della conclusione della missione degli esperti di Fmi e Ue che stanno valutando il rispetto degli impegni presi a fronte del prestito da 110 Mld€.
La riunione è stata indetta proprio perché sembra la Grecia non sia riuscita a rispettare gli impegni e potrebbe non essere in grado di rimborsare i titoli di stato in scadenza nel 2012 a fronte dei quali era previsto un ritorno della Grecia sul mercato delle aste. Tra le ipotesi allo studio nella riunione di venerdì vi sarebbe un’accelerazione del processo di privatizzazione per ottenere 15 Mld€ entro il 2012, la creazione di una struttura a controllo esterno che vincola i proventi delle dismissioni per usarli come collaterale a garanzia del rimborso dei prestiti dei paesi dell’area Euro.
Inoltre potrebbe essere previsto un aumento del pacchetto di aiuti Fmi/Ue (attualmente 110 Mld€) ed un ulteriore allungamento delle scadenze ed una riduzione degli interessi sul piano in essere. Oggi sono attese aste sui bills tedeschi e francesi per 13 Mld€. Negli Usa tassi di mercato in calo sulla parte breve/brevissima della curva, con il comparto annuale che ha segnato il nuovo minino storico in corrispondenza dello 0,16%.
I dati sul mercato del lavoro sono risultati migliori delle attese nella parte della variazione degli occupati non agricoli, in aumento di 244.000 unità, ossia ben al di sopra delle attese, grazie ad un contributo determinante del settore privato che ha messo a segno il rialzo mensile più elevato dal febbraio 2006. Nei numeri pubblicati venerdì inoltre non dovrebbero essere già rientrate le 50.000 assunzioni annunciate da McDonald in occasione dell’hiring day del 19 aprile. La rilevazione di aprile infatti si ferma al 12 del mese. In controtendenza (come già accaduto in precedenti occasioni) le indicazioni del tasso di disoccupazione, tornato al 9% da 8,8%.
Le divergenze dipendono dal fatto che i campioni di riferimento sono calcolati in modo diverso. In particolare il tasso di disoccupazione tiene conto anche del comparto agricolo. In settimana i dati più importanti attesi fanno riferimento alle vendite al dettaglio ed all’inflazione di aprile.
Valute: chiusura di settimana in forte deprezzamento per l’euro, con il cross verso dollaro che si è riportato in prossimità dei livelli minimi da 3 settimane a quota 1,43. La moneta unica è stata penalizzata, oltre che dai positivi dati sul mercato del lavoro, dai rinnovati timori sulla situazione greca. Secondo i dati del Cftc, che si riferiscono a martedì scorso, le posizione nette lunghe di euro degli speculatori avevano raggiunto i massimi storici toccati nel maggio del 2007. Una rapida chiusura di tale posizioni potrebbe aver, quindi, amplificato il movimento al ribasso del cross. Yen in deprezzamento vs dollaro con il cross che per il momento ha recuperato l’importante quota 80.
I dati del Cftc mostrano che gli speculatori la scorsa settimana hanno ridotto del 48% le posizioni che puntano ad un deprezzamento dello yen vs dollaro. Verso euro si è assistito venerdì ad un apprezzamento della valuta nipponica, mentre nel corso della notte si è leggermente deprezzata. Il supporto si colloca presso 115. Yuan cinese stabile vs dollaro in prossimità dei massimi da 17 anni in vista dell’incontro annuale strategico ed economico previsto oggi e domani tra gli esponenti Usa e cinesi a Washington.
Materie Prime: venerdì è proseguito il ribasso del greggio Wti (-2,6%) che ha registrato il peggiore calo settimanale da oltre 2 anni. Secondo quanto riportato da FT, Clive Capital, il maggiore hedge fund su commodity con asset in gestione pari a circa 5Mld$, ha perso oltre 400 Mln$ in seguito al calo dei prezzi del petrolio. Questa mattina i prezzi sono in rialzo di poco meno del 2%. Andamento contrastato per i metalli industriali. Tra i preziosi rimbalza l’oro (+0,7%) tornato in prossimità di soglia 1500$/b, mentre l’argento chiude in calo del 2,6%. Dopo la chiusura di oggi, entrerà in vigore l’ennesimo rialzo dei margini su posizioni speculativi su future su argento. Tra gli agricoli forti cali per cotone (-7%) e mais (-3,2%).
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