Il contenuto di questo articolo esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.
(WSI) – Tra un colpo di mano e uno d’ala, Carlo De Benedetti, anche noto come l’Ingegnere, ha venduto Cdb Web Tech per planare sull’Alitalia. Romed International, azionista di maggioranza del fondo hi-tech controllato da De Benedetti, ha venduto a De Agostini 47,28 milioni di azioni Cdb Web Tech pari al 46,53% del capitale sociale, al prezzo di Euro 2,86 per azione.
Contestualmente De Agostini ha sottoscritto anche con Banca Intermobiliare un contratto per l’acquisto di 4,95 milioni azioni Cdb Web Tech pari al 4,87% del capitale sociale, arrivando, così, al 51,40% della finanziaria. Il closing dell’operazione avverrà entro il 26 gennaio del prossimo anno e contestualmente la famiglia di Novara lancerà un’Opa obbligatoria sul gruppo. E così l’ingegnere ha incassato 135,23 milioni e insieme a Management & Capitali (che a sua volta ha una dotazione di cassa di mezzo miliardo) potrà impegnarsi a favore della causa della compagnia di bandiera, su cui il Governo sta per aprire una trattativa diretta.
Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER
Grazie al rimbalzo di venerdì 1 dicembre (+10% a 0,939 euro) Alitalia ha raggiunto una capitalizzazione di 1,38 miliardi, ma necessita senza dubbio di nuove iniezioni di capitali. Lo Stato cederà parte della sua quota (49%) in modo da garantire al nuovo pool di azionisti – rigorosamente made in Italy – la maggioranza relativa della compagnia di bandiera. Pertanto l’impegno per la cordata vincitrice dovrebbe essere di rilevare il 29,9% di Alitalia (e quindi agli attuali valori di Borsa investire 414 milioni) oltre a sottoscrivere un nuovo aumento di capitale finalizzato al rilancio del gruppo.
Tuttavia, dal momento che non si tratterà di una gara o di un’asta competitiva, ma di una trattativa diretta, è possibile che lo Stato privilegi i piani industriali e occupazionali, piuttosto che il prezzo finale della quota messa in vendita. Questo significa che la maggioranza relativa di Alitalia potrebbe passare di mano anche a valori inferiori rispetto a quelli di mercato.
È inoltre probabile che i proventi incassati dalla cessione, vengano reinvestiti dal Governo per la ricapitalizzazione del gruppo, come fatto in occasione dell’aumento chiuso ormai 18 mesi fa. Insomma, il tavolo delle trattative è appena avviato, ma Carlo De Benedetti ha già prenotato un posto a capotavola. E il rilancio di Alitalia potrebbe essere una sfida anche più ambiziosa di quella dell’Olivetti.
Copyright © Bloomberg – Borsa&Finanza per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved