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Carige: 34 avvisi di garanzia nell’indagine sul crac

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ROMA (WSI) -La valanga delle inchieste su Carige non si ferma più. E dopo la retata di giovedì scorso (sette arresti fra i quali l’ex presidente della banca genovese Giovanni Berneschi, per una maxi-truffa all’istituto di credito nelle compravendite immobiliari) arriva la mannaia della Procura savonese. Che ieri ha notificato trentaquattro avvisi di garanzia nell’indagine sul crac del costruttore di Albenga Andrea Nucera, voragine da quasi 200 milioni aperta prima che l’impresario fuggisse a Dubai dov’è tuttora latitante.

Secondo il pm Ubaldo Pelosi, titolare del fascicolo, aldilà delle responsabilità di revisori e commercialisti assortiti che certificavano bilanci improponibili, la parte del leone nel «concorrere» alla bancarotta l’hanno fatta proprio gli istituti di credito: in primis la Cassa di risparmio di Genova, a ruota quella di Savona (che da Carige è controllata) e il Banco di San Giorgio. Come? Concedendo fidi a Nucera quando ormai era sull’orlo del dissesto. E sopravvalutando – vizio patologico nel vecchio management Carige – le valutazioni d’immobili e costruzioni forniti a garanzia.

Non solo. Per la prima volta nel tourbillon di fascicoli giudiziari (vedi tabella) che stanno deflagrando uno dopo l’altro, viene iscritto sul registro degli indagati ex parlamentare: si tratta di Enrico Nan, deputato prima per Forza Italia e poi per il Pdl, ex coordinatore regionale del Popolo della libertà, poi transitato a Futuro e Libertà e progressivamente sfilatosi dalla politica. Nan, che di Andrea Nucera è lo storico penalista, è stato nel tempo vicepresidente e consigliere d’amministrazione di Carisa.

E finisce nei guai proprio per il doppio ruolo: da una parte, avrebbe danneggiato la “Geo” di cui era legale per far tornare una parte dei soldi prestati da Cassa. E però, da una relazione di Bankitalia finita agli atti, si scopre «è stato segnalato l’utilizzo d’un mutuo edilizio erogato nel marzo 2012 all’avvocato Nan (all’epoca vice presidente della concedente Cassa di Risparmio di Savona) per emettere assegni circolari a favore di “Geo Sviluppo Immobiliare”, società fallita riconducibile a Nucera». Con una mano toglieva alla banca per dare alla Geo, dicono gli inquirenti, con l’altra prelevava da Geo per ridare alla banca. Il Secolo XIX ha provato a raggiungere Nan sul suo cellulare e tramite la segretaria, ma non è stato possibile.

Fra i “big” indagati nel fascicolo savonese già erano noti i nomi dell’ex presidente Giovanni Berneschi, dell’ex direttore generale (oggi ancora in Carige) Ennio La Monica e degli alti dirigenti Mario Cavanna e Roberto Mumolo, oltre che di Achille Tori, manager Carisa . Ma le nuove carte includono un personaggio che per anni, all’interno di Carige, ha rappresentato il top del management. Si tratta di Alfredo Sanguinetto, oggi in pensione, ex direttore generale, fino al 2010-2011fedelissimo braccio operativo di Berneschi.

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