Economia

CAPRI, TUTTI A FARE IL BAGNO CON LA BARCA DELL’ARPAC

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(9Colonne) – Napoli, 2 lug – Al mare dell’ “isola azzurra” non si può resistere, soprattutto se un “amico” ha una barca a disposizione per fare il giro della costa ed esplorare le insenature capresi. Non se la sono sentita di dire di no neanche gli ospiti dell’imbarcazione di proprietà dell’Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Campania che ieri – secondo una denuncia del parlamentare di An, Marcello Tagliatatela – “alle ore 13,30 circa” si trovavano “nelle acque antistanti la Torre Saracena a Capri”. Il natante che ospitava la comitiva è “un’imbarcazione della lunghezza di 9-10 metri circa all’Agenzia regionale con la scritta riportata sullo scafo ‘Base di rilevamento’”. “L’imbarcazione – racconta Tagliatatela – era ormeggiata a pochi metri dalla linea di costa e contravveniva alle più elementari disposizioni previste nel codice della navigazione. Per questo motivo sul posto sono intervenuti i carabinieri. Sulla stessa imbarcazione, dove si sarebbero dovuti trovare solo tecnici dell’Arpac intenti a svolgere le funzioni istituzionali loro preposte, si notava la presenza di numerose altre persone il cui abbigliamento non lasciava alcun dubbio sulla finalità esclusivamente balneare delle stesse. È stato notato che molte delle numerose persone presenti sull’imbarcazione usavano la stessa in modo tale da trasformarla in una barca di bagnanti e turisti. I carabinieri intervenuti sul posto hanno proceduto ad effettuare accurati controlli sull’imbarcazione e le attività dei militari dell’Arma si sono protratte a lungo per procedere all’identificazione di tutte le persone presenti”. La “bravata”, questa mattina, ha varcato anche le soglie del parlamento. “Ho chiesto l’intervento dei Ministri – ha spiegato l’esponente di An – per disporre un’ispezione che accerti le responsabilità del grave episodio accaduto che dimostra il livello di insensibilità ambientale e di degrado istituzionale che caratterizza gli enti che in Campania dovrebbero tutelare e proteggere l’ambiente”.