di Lorenzo Daglio ed Emanuele Furlan*
Giornata, quella di ieri, incentrata su movimenti particolarmente contratti nella volatilità sui principali currencies rates. Nonostante questo, continuano imperterrite le salite del dollaro canadese e neozelandese, che hanno raggiunto entrambi nuovi massimi sul dollaro statunitense rispettivamente a quota 1,0423 e 0,7931. Il cross dollaro americano su quello canadese continua la sua discesa nel breve termine dopo la rottura della media mobile a dieci periodi di quattro giorni fa. Similari le considerazioni tecniche sulle rotture a rialzo per il Kiwi. Su tali rate pesano sicuramente le aspettative di strette monetarie che potranno essere intraprese dalle Banche centrali (anche di quella Usa guidata da Ben Bernanke) e della situazione contingente che si sta verificando sul mercato delle commodities (materie prime, ndr). A riguardo segnaliamo che l’indice Crb ha testato i 325,02 punti con il petrolio che rimane su livelli particolarmente elevati. A titolo di esempio riportiamo il prezzo del Brent, che ha testato nella giornata la soglia dei 78 dollari al barile. Il forte apprezzamento delle materie prime, specie quello dell’oro nero, porta una marcata pressione sull’offerta di dollari americani con conseguenti down-trend per le “dollar-currencies”. Sul fronte euro-dollaro, pare opportuno segnalare un andamento di ieri in sostanziale trading range. Ancora una volta, il cross ha toccato quota 1,38 per poi ritracciare, ma senza mai perdere supporti importanti, anche di breve termine. Con tutta probabilità, il mercato guarda ai dati macroeconomici di oggi pomeriggio quali l’indice dei prezzi alla produzione e i Total Net Tic Flows americani. Restando in ambito macroeconomico, ieri sono usciti dati europei in linea con le previsioni, mentre nel primo pomeriggio l’indice manifatturiero statunitense è risultato positivo, senza effetti notabili però sui prezzi. Nella panoramica del mercato forex, citiamo la continua debolezza dello yen giapponese. Un leggero recupero è stato immediatamente smentito. La fascia supportiva attorno ad area 167,75 ha tenuto e il cross euroyen si è riportato sopra 168. Ancora, la sterlina inglese supera resistenze contro dollaro americano e ha target a 2,045.
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