La produzione di vino canadese si sta trasformando, secondo il presidente dell’Associazione canadese dei sommelliers, Guenael Reven, da una produzione artigianale ad una vera e propria produzione industriale. Infatti, negli ultimi otto anni, la produzione di vino in Canada è praticamente raddoppiata, sostenuta dalle preferenze dei consumatori canadesi verso il prodotto locale.
I dati contenuti in uno studio pubblicato da Statistics Canada rilevano che nel 2005 le vendite di vino canadese sono state pari a 560 milioni di dollari (oltre 400 milioni di euro). Il 93 per cento di questa cifra è stato speso in Canada, mentre la differenza (circa 40 milioni di dollari pari a 30 milioni di euro) è stata esportata soprattutto negli Stati Uniti ed a Taiwan.
Anche Singapore ed il Giappone figurano tra i migliori clienti del prodotto canadese, essendo grandi amatori di “ice wine”, prodotto per il quale il Canada è stato premiato varie volte anche al Vinitaly di Verona.
Lo studio rileva anche che per la prima volta le vendite di vino in Canada sono state superiori a quelle degli alcolici. L’Ontario e il British Columbia sono le provincie che consumano maggiormente il prodotto locale e non a caso sono anche le province dove si trovano le più importanti regioni vinicole del paese, la valle del Niagara e quella dell’Okanagan.
Il Quebec, pur essendo la provincia canadese dove il consumo di vino è più elevato (18 litri per anno per adulto) preferisce tuttavia il prodotto importato a quello nostrano.
È anche vero che il grosso della produzione canadese è composto di vino bianco e che i quebecchesi, si sa, preferiscono il vino rosso al bianco.
Secondo i dati pubblicati, l’Ontario risulta di gran lunga la prima provincia canadese produttrice di vino con oltre 5500 ettari, contro soli 185 per il Quebec.
È da sottolineare che Statistics Canada considera ‘canadesi’ anche i vini imbottigliati in Canada, ma prodotti con uve importate.