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Camorra: indagato il capo della squadra mobile di Napoli

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Roma – Il capo della Squadra Mobile di Napoli Vittorio Pisani e’ indagato per favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta su un gruppo affiliato al clan Lo Russo che ha reinvestito in catene di ristoranti i proventi delle attivita’ illecite del clan.

L’indagine della Dia ha portato oggi a 14 arresti. Tra le societa’ sequestrate a Napoli anche un locale che ha tra i soci il giocatore Fabio Cannavaro e che fa capo all’imprenditore Mario Iorio che e’ ricercato e si troverebbe negli Stati Uniti.

In particolare, Marco Iorio, l’imprenditore ritenuto dagli investigatori amico e socio in affari del calciatore Fabio Cannavaro, è accusato di essere a capo di un’associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio, al trasferimento fraudolento di valori, alle false comunicazioni sociali e alla corruzione di pubblici ufficiali.

Avrebbe impiegato nelle sue attività denaro del boss del quartiere Santa Lucia Mario Potenza e dei suoi figli, nonché due milioni di euro versati dall’ ex capoclan Salvatore Lo Russo, oggi collaboratore di giustizia.
I soldi, secondo gli investigatori, provenivano soprattutto dall’usura. Nel decreto di sequestro, emesso dal gip Maria Vittoria Foschini, sono contenute anche alcune intercettazioni telefoniche che provano l’ attività usuraria dei Potenza.

Parlando con un imprenditore che non riusciva a saldare un debito, Salvatore Potenza lo minacciava così: “Ti devo levare tutti i denti da bocca… Allora, io non voglio sentire niente. Digli a quel bastardo di tuo figlio che, dove lo vedo lo vedo, lo mando all’ospedale. Dove vedo a tuo figlio, lo devo fare a pezzi”.

Il capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli ha detto: “Confermo stima e fiducia nel dottor Vittorio Pisani, che destinerò ad altro incarico per corrispondere alle determinazioni dell’autorità giudiziaria, nella quale ripongo altrettanta fiducia”.

“In questo momento – ha proseguito Manganelli – desidero mandare un abbraccio affettuoso alle donne e agli uomini della Squadra Mobile di Napoli che, a prezzo di enormi sacrifici personali e delle loro famiglie, e pure in presenza di risorse umane e strutturali non sempre adeguate alle necessita’, hanno ottenuto negli ultimi anni, proprio sotto la guida del dottor Pisani, risultati straordinari”.

“A loro dico – ha concluso il capo della Polizia – di continuare a essere la magnifica squadra, solida e coesa, capace di fronteggiare con coraggio e determinazione l’inondazione criminale, non solo camorrista, che affligge quel territorio e dalla quale troppo spesso da piu’ parti si risponde solo con la convegnistica e con vane analisi sociologiche.

A loro dico di vivere a testa alta questi momenti di comprensibile amarezza, continuando a fare il proprio dovere al fianco della Magistratura e in stretta sinergia con le altre forze di Polizia nell’interesse della comunita’ napoletana e dell’intero Paese”.