Non molto tempo fa, le case di brokeraggio facevano a gara per ritagliarsi una presenza significativa su Internet.
La strategia dominante era poter fornire un servizio di intermediazione a basso costo per la clientela. Oggi invece, col forte calo delle vendite, l’ampiezza della gamma dei servizi offerti sembra avere maggiore importanza.
Secondo uno studio diffuso da Deloitte & Touche, su 40 dirigenti di diverse societa’ intervistate, il 54% ha dichiarato che la strategia principale della propria azienda e’ offrire una vasta gamma di servizi, contro il 38% di un anno fa e il 30% di due anni fa.
Solo il 31% ritiene ancora determinante il basso prezzo del servizio, contro il 56% dell’anno passato e l’86% di due anni fa.
Due delle principali societa’ online del settore, come Charles Schwab (SCH – Nyse) e TD Waterhouse Group (TWE – Nyse), hanno recentemente stipulato un accordo con Goldman Sachs (GS – Nyse) per fornire ai propri clienti un accesso alle ricerche di Goldman direttamente sulla rete e per poter sottoscrivere IPO.
Ameritrade Holding (AMTD – Nasdaq) ha invece recentemente ristrutturato le sue operazioni, cercando di focalizzarsi sui bisogni degli investitori individuali ed istituzionali.