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CAMBI: SI TEME UN AUMENTO DEI TASSI, IL DOLLARO MOSTRA I MUSCOLI

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L’euro scende sotto 1,55 dollari dopo che il presidente della Fed, Ben Bernanke, ha rafforzato le aspettative di un aumento dei tassi Usa, mettendo l’accento sulle preoccupazioni per il rialzo dell’inflazione.


Con il petrolio oltre i 130 dollari, per molti operatori ciò vuol dire che la Fed ha certamente deciso di porre fine ai tagli d’interesse iniziati la scorsa estate, e potrebbe dover rialzare il costo del denaro nei prossimi mesi per far fronte a possibili fiammate inflazionistiche. Alle 16, la moneta europea passava di mano a 1,5509 dopo aver toccato un minimo di giornata a 1,5485 dollari.


L’euro resta lontano dal recente record contro il dollaro, segnato sopra 1,60, anche in considerazione di interventi delle banche centrali sui mercati per sostenere il biglietto verde, ipotizzati dal segretario del Tesoro statunitense, Henry Paulson.