L’euro inverte la rotta e scende fino a un nuovo minimo di seduta di 1,2918 dollari. In precedenza la moneta europea era salita fino a un massimo di giornata di 1,3017 dollari sulla spinta del nuovo record del deficit commerciale statunitense.
Oscillazioni che rispecchiano il doppio binario su cui da tempo si muove il mercato valutario con gli operatori che guardano da una parte all’allargarsi del disavanzo Usa che penalizza il biglietto verde, dall’altra alla prospettiva del rialzo dei tassi da parte della Fed.
Il mercato é infatti in attesa della diffusione delle cosidette ‘minute’ del Federal Open Market Committee relative all’ultima riunione del 22 marzo scorso, che potrebbero confermare i timori di una crescita dell’inflazione.