(Teleborsa) – Cresce la tensione in vista del G20 si Seoul, che si svolgerà la prossima settimana. Le mosse espansive della Federal Reserve, annunciate ieri, aggiungono legna al fuoco, preannunciando un incontro incandescente per i Venti Grandi della Terra. Fra i temi in gioco resta in primo piano quello della guerra valutaria, per la quale non è stata ancora trovata una soluzione, se non una mera espressione di principi di correttezza della politica economica globale. I policy-markers dei Paesi del G20 si preparano così ad affilare le unghie, nel tentativo di uscire dal vertice con qualche assicurazione in più sulla correttezza delle politiche internazionali. Intanto, l’intervento di quantitative easing della FED, scaricando miliardi di nuovi bigliettoni sul mercato, rischia di compromettere i tentativi di alcuni Paesi emergenti di frenare la corsa delle proprie valute nei confronti del dollaro. La valuta americana continua infatti ad essere depressa dalle misure espansive della FED, raggiungendo nuovi minimi rispetto alle principali valute globali. L’euro ha raggiunto stamattina un nuovo massimo a 1,4244 USD, ma anche il Real brasiliano e lo Won coreano hanno toccato nuovi picchi. Intanto, si guarda alla riunione della BCE quest’oggi ed alla conferenza stampa di Trichet. Una cosa è certa, gli esperti del settore ritengono che la mossa della banca centrale americana potrebbe rendere più arduo per l’Eurotower ventilare mosse restrittive nel breve periodo. L’Euro ha raggiunto nuovi massimi da dieci mesi contro il dollaro dopo la FED e ciò mette a rischio la capacità dell’Eurozona di accelerare la crescita con l’export.