Gli Stati Uniti smettano di far pressing sulla Cina per la rivalutazione dello yuan, nell’intento di distrarre l’attenzione dai problemi della loro economia. Lo afferma un editoriale del China Daily, riportato dalla Reuters.
Il commento giunge alla vigilia della riunione dei ministri finanziari del G7 in cui, si è appreso oggi, l’argomento cambi sarà all’ordine del giorno e il gruppo dei sette paesi più industrializzati si accinge inoltre a chiedere ai paesi asiatici, in particolare la Cina, di rendere più flessibili le loro valute, lasciandole fluttuare secondo le oscillazione dei mercati.
Nei giorni scorsi il segretario Usa al Tesoro John Snow ha chiesto esplicitamente l’appoggio dei maggiori paesi industrializzati per far pressing sulla Cina affinché lasci fluttuare liberamente lo yuan, oggi ancorato con un sitema di cambio semi-fisso al dollaro, il che procura indubbi vantaggi all’export nazionale cinese.
La replica di Pechino giunta oggi dalla prima pagina del China Daily è stata: “fare della Cina un capro espiatorio può forse aiutare alcuni politici Usa a farsi facile pubblicità, ma non ha nulla a che fare con l’effettiva soluzione dei loro problemi”.
