(Teleborsa) – Tassi di riferimento dell’euro 04/06/2010 rilevati secondo le procedure stabilite nell’ambito del sistema europeo delle banche centrali. Valuta 04/06/2010 03/06/2010 % Dollaro Usa 1,2060 1,2268 -1,695 Yen giapponese 111,7300 113,7400 -1,767 Lev bulgaro 1,9558 1,9558 0,000 Corona ceca 26,0550 25,7500 1,184 Corona danese 7,4398 7,4413 -0,020 Corona estone 15,6466 15,6466 0,000 Sterlina 0,8275 0,8357 -0,987 Fiorino ungheres 288,8000 275,2000 4,942 Litas lituano 3,4528 3,4528 0,000 Lat lettone 0,7084 0,7085 -0,014 Zloty polacco 4,1950 4,0705 3,059 Leu romeno 4,2135 4,1900 0,561 Corona svedese 9,5495 9,5210 0,299 Franco svizzero 1,3951 1,4149 -1,399 Corona norvegese 7,8510 7,8660 -0,191 Kuna Croata 7,2633 7,2620 0,018 Rublo russo 37,7450 37,9828 -0,626 Nuova lira turca 1,9228 1,9317 -0,461 Dollaro australi 1,4364 1,4469 -0,726 Real brasiliano 2,2087 2,2262 -0,786 Dollaro canadese 1,2595 1,2734 -1,092 Yuan cinese 8,2355 8,3768 -1,687 Dollaro Hong Kon 9,3984 9,5586 -1,676 Rupia indonesian 11075,2100 11276,7000 -1,787 Won sudcoreano 1449,5500 1469,4600 -1,355 Peso messicano 15,4645 15,6245 -1,024 Ringgit malese 3,9503 4,0061 -1,393 Dollaro neozelan 1,7737 1,7896 -0,888 Peso filippino 55,8400 56,8460 -1,770 Dollaro Singapor 1,6995 1,7223 -1,324 Baht tailandese 39,3280 39,9690 -1,604 Rand sudafricano 9,3395 9,3434 -0,042 Rupia indiana 56,5010 57,2550 -1,317
Ti potrebbe interessare
Gli italiani vogliono cambiare banca, ma solo con il supporto di un consulente finanziario umano: il digitale non basta, servono empatia e chiarezza.
Segnali di distensione nella guerra a colpi di dazi tra Usa e Cina. I due Paesi hanno annunciato una sospensione parziale dei dazi doganali punitivi per un periodo di 90 giorni, segnando una svolta significativa nella lunga e complessa guerra commerciale che ha caratterizzato i rapporti tra le due maggiori potenze economiche mondiali.
Il presidente Usa torna al centro del dibattito fiscale con una proposta che fa discutere: introdurre un nuovo scaglione d’imposta al 39,6% per i super ricchi e chiudere il controverso “carried interest loophole”, un vantaggio fiscale di cui beneficiano i gestori di fondi di private equity e venture capital. Il partito Repubblicano si spacca ma per gli esperti si tratta di misura simbolica che sfiora appena i miliardari